Bufera contro la campagna “sessista” della Fidelis Andria: gli ideatori sono comunicatori di Salvini
Fa discutere la campagna di comunicazione lanciata il 12 luglio sui social della squadra calcistica della Fidelis Andria (che milita nel campionato di serie D). «Non posso stare senza la Fi», «Anche alle donne piace la Fi» si legge nelle card pubblicitarie della campagna abbonamenti. Un messaggio che ai più è sembrato sessista: come spesso accade in questi casi gli utenti si sono divisi fra chi l’ha considerata una provocazione voluta a fini di marketing e chi l’ha giudicata semplicemente una scelta di pessimo gusto.
I comunicatori di Salvini
Gli ideatori della campagna non sono nuovi a questo tipo di modalità comunicative: la campagna è stata infatti pensata e realizzata, anche dal punto di vista grafico, dall’agenzia andriese Artsmedia che collabora con Luca Morisi, guru della comunicazione social di Matteo Salvini, alla creazione delle campagne social del ministro dell’Interno e a quelle elettorali (comprese le ultime europee). «La Fidelis – risponde Artsmedia alle polemiche in un post Facebook dalla pagina della stessa Fidelis Andria – piace proprio a tutti, anche alle donne. La Fidelis non conosce discriminatori né discriminazioni ma un solo unico grande genere: quello di chi ama i colori biancazzurri».
La reazione del Centro Anti Violenza
Chi non l’ha presa bene è la presidente del Cav, Centro Anti Violenza, Patrizia Lomuscio: «Ho chiesto immediatamente alla società di cambiare subito la pubblicità, altrimenti mi vedrò costretta, in qualità di presidente del centro antiviolenza ma anche donna, tifosa da anni, a segnalare alle autorità competenti. Non mi sento rappresentata da questo tipo di pubblicità», ha dichiarato Lomuscio. C’è chi invece ha suggerito, a titolo di “risarcimento morale” che la Fidelis Andria conceda abbonamenti gratuiti alle donne.
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