Regno Unito, millenial senza futuro: entro la pensione prezzi degli affitti insostenibili
Millenial sempre più poveri e in case fatiscenti. La cosiddetta generazione affitto non sarà in grado di permettersi un’abitazione adeguata una volta raggiunta la pensione. È quanto emerge dall’indagine del governo inglese che ha messo in luce come più di 600mila membri della cosiddetta “generazione affitto” siano letteralmente sull’orlo di una catastrofe.
Niente più case di proprietà. Ormai i millenial, vagabondi per scelta e a volte per necessità, si affidano sempre più a soluzioni abitative in affitto nel settore privato, pagando il 40% dei loro guadagni per una casa, un appartamento o, molto spesso, una semplice camera in affitto.
Ma, se e quando dovessero raggiungere la tanto agognata pensione, la percentuale vedrebbe un’impennata all’80% sulla base della ricerca effettuata dal governo britannico. Ciò significa che almeno 630 mila millenial non saranno in grado di permettersi l’affitto.
Millenial senza casa
Si troveranno senza casa o senza altra scelta se non quella di trasferirsi in alloggi temporanei, a spese dello stato, secondo il rapporto curato da un gruppo parlamentare di deputati della camera dei Lord e dei Comuni. «A meno che non si costruiscano 21 mila case all’anno, non ci sarà nessuna abitazione per loro. Molti saranno dei senzatetto», ha dichiarato al The Guardian, Richard Best, capo del gruppo.
Il rapporto prevede inoltre che il numero di famiglie anziane che vivono in alloggi privati non adatti alle loro esigenze potrebbe passare da circa 56.000 a 188.000 in 20 anni e a 236.500 in 30 anni. E avverte che il Regno Unito è diretto verso una «inevitabile catastrofe per i pensionati di domani».
Case popolari insufficienti
Mentre i pensionati in alloggi popolari hanno maggiori probabilità di vivere in case economiche e dignitose, il rapporto dice che questo tipo di soluzioni abitative scarseggiano già ora e che la previsione per il futuro non è rosea. «C’è la probabilità di assistere a un significativo deficit nei posti disponibili all’interno degli alloggi sociali. Non sono stati creati pochi schemi pensionistici che guardano al futuro», ha affermato Lord Best.
Brendan Sarsfield è l’amministratore delegato di Peabody, gruppo immobiliare che si occupa di fornire alloggi sicuri ed economici alle fasce più in difficoltà della popolazione. Anche lui, membro dell’inchiesta parlamentare, ha sottolineato che «il problema con gli affitti nel settore privato è che la gente pensa che sia la soluzione migliore. Non lo è. Le case fatiscenti e gli affitti costosi le rendono abitazioni non adatte alle persone anziane».
Kate Henderson, amministratore delegato della National Housing Federation, ha dichiarato: «Ora c’è un numero in rapida crescita di persone anziane che stanno lottando tanto quanto le generazioni più giovani. Questo deve essere un campanello d’allarme per il governo. Servono più investimenti per la costruzione di alloggi sociali, e specialmente di alloggi adatti alla pensione e alle esigenze di persone in età avanzata».
«Le nostre ultime ricerche mostrano che il governo deve investire 12,8 miliardi di sterline nella costruzione di nuovi alloggi sociali ogni anno, se vuole garantire a tutte le generazioni un posto sicuro ed economico da vivere. Oltre a essere notoriamente costose, troppe case private condannano le persone anziane a vivere la pensione in luoghi freddi, umidi o infestati da topi».
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