Violenza contro le donne, il Codice Rosso è legge: il revenge porn è reato, cosa cambia per chi denuncia
Il Senato della Repubblica ha approvato il disegno di legge ‘CodiceRosso’ sulle violenze sessuali. D’ora in avanti ci sarà una corsia preferenziale per denunciare casi di abusi, come avviene nelle strutture di pronto soccorso per i pazienti più gravi.
Sono 197 i senatori che hanno votato a favore della legge, il cui testo era stato varato a fine novembre del 2018 e sostenuto dal Guardasigilli Alfonso Bonafede e la deputata leghista Giulia Bongiorno. Nessun voto contrario, gli astenuti sono 47 in totale.
Nel corso dell’iter parlamentare sono stati aggiunti diversi articoli. Il più importante riguarda il Revenge Porn, che disciplina la diffusione di immagini e video pornografici. La maggioranza gialloverde spingeva per una norma separata all’interno del ddl sulla violenza di genere.Un altro articolo riguarda il reato di sfregio del volto, che sarà inserito nel codice penale.
Approvata la legge #CodiceRosso.
— Alfonso Bonafede (@AlfonsoBonafede) July 17, 2019
Obbligo di ascoltare una donna entro 3 giorni, inasprimento delle pene, eliminazione attenuanti per femminicidio, introduzione di reati come revenge porn e deformazione permanente del volto.
Oggi lo Stato dice ad alta voce LE DONNE NON SI TOCCANO. pic.twitter.com/2qnE81SGKH
Secondo le nuove regole, la segnalazione di violenze sessuali potrà avvenire anche oralmente, a condizione che segua anche una segnalazione scritta in brevi tempi. La vittima avrà inoltre a disposizione tempi più lunghi per sporgere denuncia: si passa da 6 mesi a un anno.
Ritmi e scadenze più veloci anche per i pubblici ministeri – avranno tre giorni dalla segnalazione per assumere informazioni, salvo eccezioni nei casi di minori – e per la polizia che dovrà agire ‘senza ritardo’.
Leggi anche:
- Dino Giarrusso vittima di revenge porn? Lui: «Denuncio tutti»
- Tiziana Cantone, chiuso un sito che diffondeva i video e quelli di altre giovani
- Bella Thorne, un altro caso di foto hot trafugate. Come difendersi senza rinunciare al sexting
- Femminicidi: 120 casi in un anno, 48mila stupri in dieci anni. Ma le donne chiedono più aiuto
- Riforma della Giustizia: cosa prevede la bozza di accordo Lega-M5S. Oggi faccia a faccia al Cdm
- Fao, dirigente accusato di molestie sessuali. L’agenzia respinge le accuse: «Solo voci»
- Bonafede sui permessi all’omicida di Fabiana Luzzi: «Nessun premio all’assassino, attiverò l’ispettorato»