Von der Leyen, Conte accusa la Lega ma poi fa marcia indietro: «Frainteso, colpa del titolo di Repubblica»
Giuseppe Conte ci ripensa. Dopo aver inviato una lettera a la Repubblica, in cui attacca la Lega per aver votato contro la nomina di Ursula Von Der Leyen a presidente della Commissione europea, rischiando così di compromettere le trattative per far ottenere all’Italia la poltrona di commissario alla concorrenza, il premier pubblica una nota in cui smentisce l’attacco e accusa il quotidiano di aver pubblicato un titolo fuorviante.
«Il titolo pubblicato in prima pagina (“Conte: tradito dalla Lega in Europa”) e il titolo interno (“Possibili danni all’Italia dopo il tradimento della Lega alla Ue“) sono stati liberamente elaborati dalla Redazione e […] sono chiaramente mirati ad alimentare polemiche politiche, proprio quelle che il Presidente del Consiglio, come chiarisce nella lettera, valuta sterili e aborrisce».
Cosa c’è scritto nella lettera
Per Conte, il sì alla tedesca Von Der Leyen era funzionale a far ottenere all’Italia qualche nomina, in particolare quella di commissario alla concorrenza: una scelta strategica, dunque, motivata anche dal fatto che la neo-presidente «ha confermato molte delle priorità che stanno a cuore al nostro Paese».
Il «no della Lega», dice Conte, potrebbe avere «ripercussioni sulle trattative che si svolgeranno per definire la composizione della squadra di neo-commissari», danneggiando gli interessi nazionali. È l’accusa più pesante, ma nella lettera c’è anche altro.
La polemica per il vertice di Salvini con le parti sociali
Il premier torna a parlare anche del vertice al Viminale tra Salvini, sindacati e imprenditori nel quale il ministro dell’Interno aveva dato rassicurazioni sui tempi di approvazione della manovra, scavalcando il premier.
Conte, in quell’occasione, aveva parlato di scorrettezza istituzionale e torna a farlo anche nella lettera a la Repubblica: «Ho già chiarito che ogni iniziativa compiuta da una singola forza politica, perseguita separatamente, è pienamente legittima, ma non può sostituirsi al pieno contraddittorio tra le parti politiche e sociali, alla presenza dell’intero Governo, come impongono le regole di correttezza istituzionale».
«La legge di bilancio – scrive ancora Conte – è la massima espressione dell’indirizzo politico della maggioranza e – più di ogni altra cosa – richiede piena condivisione e coordinamento dal vertice».
La trattativa Russia-Lega
Conte dedica un passaggio alla trattativa dell’hotel Metropol a Mosca. Il premier ha già fatto sapere che riferirà in aula il prossimo 24 luglio, prendendo una posizione netta rispetto alle titubanze del ministro dell’Interno: «Riferirò in piena trasparenza, su tutte le circostanze e le notizie che sono a conoscenza mia e di tutti i componenti del Governo che presiedo. Questo intervento sarà l’occasione per ribadire al Parlamento la nostra collocazione geo-politica e per conformare la mia più elevata sensibilità nella tutela della nostra sicurezza e sovranità nazionale».
L’alleanza M5s-Pd
Dopo l’elezione di Von Der Leyen, votata da Pd e M5s ma non dalla Lega, si sono intensificate le voci di una maggioranza alternativa a quella del Governo gialloverde. Voci smentite sia da Di Maio, che oggi, sempre su la Repubblica, dice che non si alleerà mai «col partito di Bibbiano», e anche dallo stesso Conte: «Prendo atto che nel dibattito pubblico si intensificano congetture su scenari futuribili che mi vedrebbero coinvolto. Se questa esperienza di Governo dovesse concludersi in anticipo non mi presterò a operazioni opache o ambigue».
La nota pubblicata dopo il tweet di Salvini
La nota è stata pubblicata alle 12, quando già la polemica era ampiamente esplosa e circolata. L’articolo di Repubblica era stato già lanciato stamattina, senza alcun riferimento ai titoli criticati in seguito.
Matteo Salvini, che già stamattina aveva rilasciato due interviste critiche e identiche a Repubblica e Corriere contro il M5s, ha risposto da Helsinki con un tweet al vetriolo, lanciando un’accusa pesantissima agli alleati: «Tradendo il voto degli Italiani che volevano il cambiamento – ha scritto Salvini – i grillini hanno votato il Presidente della nuova Commissione Europea, proposto da Merkel e Macron, insieme a Renzi e Berlusconi. Una scelta gravissima, altro che democrazia e trasparenza. A Bruxelles il M5s governa già col Pd».
Con la nota, Conte sembra voler mettere a tacere lo scontro, che arriva dopo una settimana di fuoco, tra accuse di “scorrettezze istituzionali” e mosse a sorpresa sui presunti fondi russi alla Lega e culminate oggi con il dialogo a distanza sui giornali.
Leggi anche:
- Dopo il ‘Russiagate’ italiano i consensi per la Lega sono cresciuti
- Di Maio: «Nessuna crisi di governo. E a Salvini dico: vediamoci»
- Durissimo attacco di Salvini al M5s: «Votando Von der Leyen hanno tradito gli italiani»
- Ursula von der Leyen: «Un Commissario su due sarà donna»
- «Fondi russi alla Lega», L’Espresso pubblica nuove prove sulla trattativa
- Crisi di nervi nel governo: Salvini domani al Quirinale. Giorgetti rinuncia a fare il commissario Ue
- Buffagni (M5S): «La pressione sale. Mi auguro che Salvini non faccia il bambino» – Il video