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Di Maio: «Nessuna crisi di governo. E a Salvini dico: vediamoci». Il leghista: «Il problema non è lui, ma altri 5s»

19 Luglio 2019 - 12:25 Redazione
Passata l'aria di crisi che si respirava ieri tra i banchi di Palazzo Chigi? «Ci vedremo sicuramente, ma a colpi di NO l'Italia non può andare avanti», replica Salvini

«Escludo che possa esserci una crisi di governo. Mi hanno sempre insegnato male non fare paura non avere: abbiamo da realizzare riforme importanti». Così il vicepremier e ministro Luigi Di Maio ad Agorà Estate stamattina, venerdì 18 luglio. Dopo le fibrillazioni di ieri, il vicepremier grillino rilancia con l’azione di governo.

E tende la mano al collega leghista. «L’unica cosa che dico è che è, da persone mature, meglio vedersi, anziché parlarsi a mezzo stampa: è giusto che ci incontriamo, chi chiariamo e andiamo avanti, oggi, perché oggi ci sono il consiglio dei ministri e il tavolo autonomia». Specifica anche di «non aver mai chiesto le scuse del vicepremier leghista».

Arriva a stretto giro la replica di Matteo Salvini: «Di Maio? Ci vedremo sicuramente, ma a colpi di NO l’Italia non può andare avanti. Il problema non è Di Maio, ma la politica dei NO e dei blocchi da parte di molti dei 5Stelle», fa sapere il vicepremier attraverso il suo ufficio stampa.

I rapporti tra i vicepremier

«Da quanto tempo non sento Matteo Salvini? Un paio di giorni», assicura Luigi Di Maio. «No, non lo sento ogni giorno. Ogni giorno sento la mia fidanzata, non Salvini».

Agli attacchi di Salvini, Di Maio aveva già risposto con un post su Facebook in cui sottolineava che il Movimento 5 Stelle «ha voglia di continuare a lavorare per il nostro Paese. Finora l’abbiamo fatto con un contratto di governo che unisce due forze politiche molto diverse». Ma «in un anno abbiamo portato a casa tanti risultati».

https://www.facebook.com/LuigiDiMaio/posts/2366083986761467?__xts__[0]=68.ARBiCJvk1_e7RswKO5UzKo6cVIrFHIOM06J8PpmSSMiodWA8ucNJroj2weOr0QxHvmpMZJAI89jIwXkFArszbFWP0V92wcLQyVAZRAEcQf-N4kxwDJ49jq5v8zwugbqQmwbWwDfn0U4bxDACXxH9TmCu4wXrF7FPEukMtEVKV2zVsPMyrsJi9B3PpzCLBHGFrnYuTCYgfzU7nhXvKZHBhWlrHCRlEqhUalbsfS1nwYrsVIx-UQxXJ3m8zGmqHziKh1Kv0sRBBEB9bABbe3nqVTw_wJjO5sHKWtU9RlgnzlCkO9gKV1m-Ab9CcecBwQjdQfTzKlJqX9LeA-tQuvzLlg&__tn__=-R

Cuneo fiscale e salario minimo

Ad Agorà Estate il capo politico dei 5 Stelle rilancia la proposta di abolire il canone Rai, di abbassare il bollo auto, di abbassare il cuneo fiscale e di fare il salario minimo. «Ho il no all’acqua pubblica, il no al salario minimo. Cominciamo a dire sì da entrambe le parti», dice il leader del Movimento 5 Stelle. L’autonomia differenziata? «Può andare avanti, ma solo se fatta in modo solidale».

Il commissario Ue italiano «deve essere della Lega», dice ancora Di Maio. E sul caso Russia, dice il leader dei 5 Stelle, «mi pare che Salvini andrà in Parlamento a riferire. Ma dico che se avessi sospetti, non sarei al governo con la Lega».

Infine sottolinea che il secondo mandato regola del Movimento 5 Stelle «non è in discussione». «Per me la regola dei due mandati non è in discussione, come non lo è questo governo. Io resterò capo politico». Giuseppe Conte prossimo leader dei 5 Stelle? «Non voglio trascinarlo nell’agone politico».

Aria di crisi passata?

Sembra rientrare dunque il pericolo di una crisi di governo che ieri, 18 luglio, era più probabile che mai. Tanto che la stessa parola «crisi» per la prima volta circolava tra i banchi della Lega e del Movimento 5 Stelle. L’affondo a Di Maio, Salvini lo aveva lanciato ad Helsinki: alla domanda dei cronisti che gli chiedevano se fosse venuta meno la fiducia fra gli alleati di governo, ha risposto: «Purtroppo sì, si è persa anche a livello personale. Perché io mi sono fidato per mesi e mesi».

Di lì è partita una serie di accuse reciproche e “minacce” nemmeno troppo velate di far saltare l’esecutivo. Di Maio ha riunito in suoi dicendo: «Siamo stati colpiti alle spalle» e ha accusato la Lega di voler «coprire lo scandalo dei presunti finanziamenti russi. Se vuole far cadere il governo, lo dica chiaramente». «Lascio a Di Maio i suoi sfoghi», aveva risposto Salvini, visibilmente infuriato. Poi ha annunciato che avrebbe saltato il Consiglio dei ministri e il vertice sull’autonomia.

In serata era circolata anche la voce che l’intenzione di Salvini fosse quella di salire questa mattina, 19 luglio, in Quirinale da Sergio Mattarella. Ma Salvini, rientrato i nervosismo, ha smentito e ha addolcito i toni: «Penso che Di Maio sia una brava persona. Non cade nessun governo».

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