Scandalo fondi russi, Calenda boccia la mozione di sfiducia a Salvini: «Ricompatta Lega e M5S»
L’ex ministro Carlo Calenda, oggi europarlamentare, si dichiara contrario alla proposta di Maria Elena Boschi di una mozione di sfiducia al ministro dell’Interno Matteo Salvini sui presunti fondi russi alla Lega e in un’intervista a La Stampa spiega il perché: «Mi sembra un ottimo modo per ricompattare Lega e M5s. Non diamo loro pretesti per tornare insieme». Secondo Calenda, l’opposizione ha bisogno di un piano forte e il segretario del Pd, Nicola Zingaretti lo ha annunciato, «ma non possiamo aspettare novembre». Quanto alla mozione, «aspettiamo almeno di sentire cosa dirà il premier al Senato». Il dialogo Pd-M5s, poi, «è stato escluso da tutti, è un argomento chiuso prima delle elezioni», chiarisce Calenda. E aggiunge: «Certo però se non si allarga il fronte antisovranista e il bacino di voti del centrosinistra, allora il rischio è che prevalga la linea del dialogo col M5s dopo il voto. E sarebbe una catastrofe». Secondo l’ex ministro la crisi è alle porte, «il governo non regge. Hanno perso il controllo del Paese. Non c’è tempo da perdere».
In copertina Carlo Calenda. ANSA/Claudio Peri
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