Quella curiosa differenza tra redditi e consumi in Italia: quanti miliardi vale l’economia sommersa
Lo studio dell’Università della Tuscia parla chiaro: in Italia l’economia sommersa, ossia il divario tra le dichiarazioni dei redditi e i consumi effettivi delle famiglie, vale 119 miliardi di euro. Il mancato gettito fiscale è 5 volte superiore ai 23 miliardi necessari per scongiurare l’aumento dell’Iva.
Lo studio del Dipartimento di Economia per l’impresa e la società dell’Università di Viterbo ha messo il luce il divario, pari al 17,5%, tra il reddito dichiarato dagli italiani nel 2017 e i dati sui consumi dello stesso anno.
In cima alla classifica delle regioni dove il divario è più pronunciato si trovano la Campania (29,02%), la Calabria (26,77%) e la Sicilia (26,51%), mentre la percentuale più bassa nella forbice è stata rilevata nelle Marche, dove la discrepanza tra redditi e consumi raggiunge quota 1,17%.
Guardando invece al biennio 2016/2017 in cima alla classifica di maggiore discrepanza tra dichiarazioni dei redditi e consumi effettivi si trova sempre la regione Campania (24,97%), seguita dal Lazio (22,59%) e dal Molise (22,56%). Le Marche rappresentavano, anche rispetto al 2017, un esempio virtuoso, dove la spesa media complessiva è stata inferiore dello 0,22% rispetto ai redditi dichiarati allo Stato.