Infrastrutture, l’attacco di Salvini: «Troppe opere bloccate dal Mit». Toninelli: «Pensi alle Ong»
«Ci sono troppe infrastrutture bloccate dal ministero dei Trasporti». È questo l’attacco che il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, ha riservato al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli, a Firenze, a margine della firma del protocollo di intesa tra ministero e Regione Toscana per l’attuazione del numero unico di emergenza europeo 112.
«Il Mit deve aiutare la gente a viaggiare e non bloccare porti, aeroporti, ferrovie, tunnel, autostrade – ha proseguito il leader della Lega -. Il vero problema del governo credo che sia il blocco di centinaia di opere pubbliche».
Ai giornalisti che hanno chiesto notizie circa un eventuale rimpasto di governo, Salvini ha risposto: «Non è questione di rimpasto se uno fa il ministro ai blocchi stradali, noi siamo al governo per sbloccare le strade, non per bloccarle».
La Tav e il licenziamento di Coppola, Salvini: «Non ci siamo»
«La Tav è una delle tante opere da completare – ha insistito il vicepremier leghista – come le ferrovie al sud, come gli aeroporti che si debbono ampliare, come la Pedemontana in Veneto, come il petrolio in Basilicata».
Salvini, in visita alla stazione di Firenze Rovezzano – luogo del presunto attentato che da questa mattina ha tagliato in due l’Italia con il blocco totale dei treni – ha continuato la sua polemica contro il M5s e, in particolare, il ministro Toninelli.
«Siamo l’unico Paese al mondo in cui – ha detto Salvini – se trovi petrolio sotto terra vieni bloccato nelle ricerche e nelle estrazioni. Mi sembra che gli italiani abbiano chiesto più sì».
«Se l’unico atto del ministro Toninelli è licenziare l’unico professore (Pierluigi Coppola, ndr) a favore della Tav – ha concluso Salvini – mi sembra che non ci siamo proprio».
Il ministro dell’Interno sul futuro del governo: «Mattarella è garante»
Infine, il vicepremier leghista ha speso qualche parola sull’ipotesi di scioglimento delle Camere ed eventuale governo tecnico. «Io faccio quello che penso serva agli italiani, non ho secondi fini o pensieri negativi – ha detto Salvini -. Il presidente della Repubblica svolge un ruolo di garanzia e su questo dubbi non ne ho».
La replica di Toninelli
Da Caltanissetta arriva secca la replica di Toninelli: «Dire a me che sono il ministro che blocca i cantieri è come dire a Salvini che è un ministro che non blocca le Ong». Queste le parole del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che ai giornalisti siciliani parla dell’importanza della viabilità sulle strade provinciali.
Toninelli ha incontrato i lavoratori delle imprese impegnate sulla Caltanissetta-Agrigento ai quali ha assicurato: «C’erano, ci sono stati, ci sono i soldi per le strade siciliane».
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