La settimana di fuoco del governo: dal nodo Autonomie al chiarimento di Conte sui fondi russi alla Lega
Una lettera a Repubblica, una al Corriere della Sera. Negli ultimi cinque giorni, il premier Conte ha provato stemperare gli animi passando per le grandi finestre di divulgazione, tentando di fornire una rilettura di questi mesi burrascosi nei termini di un periodo «denso di sfide e di opportunità». Ma che gli ostacoli siano ancora tutti davanti, Conte lo sa bene. E la settimana che è appena iniziata glieli metterà in fila uno dietro l’altro: autonomie regionali, decreto sicurezza-bis, scandalo dei fondi russi alla Lega. Come se non bastasse, la settimana si concluderà con la riunione della Direzione dem, che dal Nazareno minaccia mobilitazioni contro «il governo del gatto e della volpe». Una bella prova per la tenuta dell’esecutivo, considerando gli scontenti dei governatori di Veneto e Lombardia sul compromesso grillino per le autonomie, e considerando anche il diktat di Salvini sul sicurezza-bis («o approvazione o crisi»). Si vedrà se il governo saprà «interpretare lo “spirito del tempo” e offrire soluzioni efficaci e sostenibili», come auspicava il premier.
Lunedì: Arriva alla Camera il Decreto sicurezza-bis
La settimana si apre con la discussione generale sul decreto Sicurezza- bis, il disegno di legge proposto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e che nell’ultimo vertice dell’11 luglio aveva iniziato a far soffiare il vento della crisi sulla maggioranza. «Di una cosa mi sono arrabbiato: per quegli emendamenti bloccati. Se non passano sarà motivo di crisi di Governo», aveva detto Salvini, riferendosi allo scontro con il presidente della Camera Roberto Fico, accusato di aver impedito il passaggio degli emendamenti necessari all’approvazione finale. Il 18 luglio è poi arrivato il via libera dalla Commissione Affari Costituzionali e Giustizia della Camera sulla confisca immediata delle navi Ong che violano il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane e favoriscono l’immigrazione clandestina. L’emendamento ha raccolto l’approvazione sia della Lega che del Movimento 5 stelle.
Martedì: i tavoli sulle Autonomie
Dopo il pugno duro sul suo disegno di legge, Salvini sembrava più ottimista sulla risoluzione del nodo autonomie (anche se all’ultimo vertice aveva disertato, probabilmente per distanziarsi dalle soluzioni filo-grilline di Conte). «Andrà meglio al prossimo vertice. Tutto si risolve», aveva detto al termine dell’incontro dell’11 luglio. Così non è stato, considerando il caos scatenato da Fontana e Zaia per i paletti messi dal premier riguardo l’istruzione. Ora i ministri e i tecnici interessati dovranno discutere la questione delle sovrintendenze dei Beni culturali e la ripartizione dei fondi, confronto previsto in due tavoli nella stessa giornata, tra lunedì e martedì. Tematiche centrali, soprattutto quella finanziaria, per riuscire a tirar fuori un accordo soddisfacente per entrambe le parti. Torna alla Camera anche il decreto Sicurezza bis.
Mercoledì: Conte in Senato sui fondi russi alla Lega (e forse anche Salvini)
Alla fine sarà Conte a riferire in Senato riguardo allo scandalo dei fondi Russi alla Lega. Probabilmente – ma non è certo – dai banchi leghisti potrebbe parlare anche il segretario e vicepremier Salvini, per intervenire sul discorso del premier. Il Pd, dopo aver chiesto ripetutamente (anche in russo) al ministro Salvini di fornire spiegazioni in Parlamento, si prepara per una mozione di sfiducia.
Giovedì – Consiglio dei ministri, cruciale per tenuta governo su Autonomie
«Manca ancora poco e poi saremo pronti per portare la bozza finale in Consiglio dei ministri. Avremo un testo serio e credibile, che verrà incontro alle vostre richieste e, nel contempo, sarà compatibile con il disegno costituzionale. Mi piacerebbe portare questa bozza e metterla in votazione già alla prossima riunione del Consiglio dei ministri». Così diceva Conte nella sua lettera al Corriere della Sera di domenica 21 luglio, parlando con ottimismo del tema caldo di queste settimane. Per il momento, però, permangono ancora fortissime divisioni della maggioranza, con i governatori leghisti, Fontana e Zaia, sul piede di guerra. I due tavoli di martedì saranno chiarificatori. Lo stesso giorno è convocata anche l’assemblea degli iscritti del Movimento 5 Stelle, chiamata a votare sulle novità apportate all’organizzazione del Movimento. «Questo è uno scatto in avanti, un momento importante di crescita, di riorganizzazione appunto», ha spiegato Di Maio. «Il Movimento 5 Stelle non ha solo introdotto un nuovo modello di fare politica, il Movimento 5 Stelle rappresenta un esperimento unico al mondo. Nelle rivoluzioni si traccia un percorso e si può anche sbagliare, a volte, ma è importante non perdere mai l’obiettivo, è importante non mollare mai».
Venerdì: Il momento del Pd
E infine arriva venerdì, il giorno dell’opposizione. Il 26 luglio è in programma la direzione nazionale del Pd, nella quale i dem dovrebbero preparare la loro mobilitazione su ambiente, lavoro, scuola, investimenti, infrastrutture, imprese, crescita, e contrastare così “il governo del Gatto e la Volpe” (per citare il segretario Nicola Zingaretti). Il partito arriva al Nazareno reduce da due terremoti interni. Il caso Faraone e quello Anzaldi hanno tirato ancora di più le tensioni tra “vecchi” renziani e “nuovi” . Vedremo se almeno troveranno la compattezza nelle strategie di opposizione al Governo, come auspicato dal segretario durante l’ultima Direzione.
Foto copertina: elaborazione da foto ANSA | Giuseppe Conte e Matteo Salvini a confronto
Leggi anche:
- Toti e Bucci: «Chiesta a Conte proroga stato di emergenza per Genova». E la Lega, dopo il sì al Tav punta al bis sulla Gronda
- Fondi russi alla Lega: oggi Conte all’attacco in Senato dopo il sì alla Tav. Salvini non ci sarà
- Chi è Aleksandr Dugin, il filosofo amato dai sovranisti che potrebbe essere lo stratega dell’incontro al Metropol
- Autonomia regionale: i dubbi di Conte, la rabbia di Zaia e Fontana: «Non firmiamo un testo farsa»
- «Fondi russi alla Lega», la banca che doveva fare da intermediario «non è una banca»
- Dopo il ‘Russiagate’ italiano i consensi per la Lega sono cresciuti
- Autonomie, Conte scrive una lettera per il Nord fa arrabbiare anche i siciliani. Zaia-Fontana: «Ci ha feriti»
- Conte domanda, Salvini non risponde: chi pagò i viaggi di Savoini a Mosca?