Le falsità di ImolaOggi: Meluzzi ci crede, condivide e verrà querelato da Laura Boldrini
Alessandro Meluzzi, criminologo, Primate della Chiesa Ortodossa Italiana e Presidente onorario del Partito Anti-Islamizzazione, il 21 luglio 2019 condivide via Twitter un articolo dal titolo Boldrini: Le decapitazioni dei cristiani secondarie rispetto alle sofferenze dei musulmani pubblicato nel 2014 nel ImolaOggi.it.
Il titolo dell’articolo risulta scorretto, in quanto l’allora Presidente della Camera dei deputati non aveva mai pronunciato tali parole. L’opera di disinformazione fu trattata dal sito Butac.it in un articolo del 2014 dove spiegava ciò che era realmente successo:
In realtà la Boldrini si è spiegata in maniera molto chiara (che stia simpatica o meno). Spiegando appunto che gli occidentali (nessuna menzione sui cristiani, e a me dispiace per i tanti che credono, ma dividere il mondo in religioni è quanto di più ottuso si possa fare, secondo me) non sono le vittime di ISIS, ma gli stessi musulmani ne sono le principali vittime.
Lo staff di Laura Boldrini, venuto a conoscenza dell’operazione scorretta, ha prontamente annunciato querela nei confronti di Alessandro Meluzzi:
Meluzzi, sono un collaboratore di Laura Boldrini, che è occupata in Aula.
La informo che la stiamo per querelare per la bufala che ha diffuso con il suo tweet.
Buona giornata
Alessandro Meluzzi non è nuovo nella pubblicazione di contenuti scorretti, come nel tweet con le foto delle damigelle spacciate per spose bambine, di cui abbiamo parlato il 16 giugno 2019 a Open, e la condivisione della presunta foto di Papa Francesco che bacia le mani a David Rockefeller, John Rothschild ed Henry Kissinger, ma le persone ritratte erano dei sopravvissuti della Shoa.
Il sito che si definiva «Quotidiano telematico»
ImolaOggi non è una testata giornalistica. In passato, almeno fino al 2016, si definiva «Quotidiano telematico», ma questa dicitura è successivamente scomparsa e sostituita con «Sito web».
Viene dichiarato un «direttore» nella figura di Armando Manocchia, già consigliere comunale di Borgo Tossignano, comune vicino a Imola, e capogruppo della Lega Nord fino al 2010, successivamente candidato nel 2013 con la formazione «Io amo l’Italia – Magdi Cristiano Allam». Armando Manocchia non risulta iscritto all’ordine dei giornalisti.
I copia incolla di ImolaOggi.it
Simile a quella di Catenaumana.it, copiava e incollava gli articoli da altri siti o testate, a volte senza citarne la fonte:
- l’articolo «Chiesa: si formino i professionisti della predica, omelia a senso unico» del 9 febbraio 2015 venne copiato e incollato da Adnkronos senza citarne la fonte;
- «Feltri apocalittico sull’immigrazione: “Finiremo tutti con la gola tagliata”» del 29 agosto 2015, articolo copia incollato dall’originale di Liberoquotidiano dello stesso giorno.
L’articolo su Laura Boldrini che costerà una denuncia ad Alessandro Meluzzi era stato copiato e incollato dal sito LaPadania.net che oggi risulta non raggiungibile. Tuttavia risulta salvata su Web.Archive.org una copia del 18 aprile 2015 dove il titolo risulta essere «Boldrini: per ogni occidentale decapitato migliaia di vittime» e diverso dal titolo proposto dal sito dell’imolese.
Le recenti polemiche con Il Fatto Quotidiano
Armando Manocchia insieme ad Alessandro Meluzzi hanno tenuto un convegno presso la Camera dei Deputati sul tema Bibbiano che Il Fatto Quotidiano, in un articolo del 19 luglio 2019 di Sarah Buono e Maria Cristina Fraddosio, aveva criticato anche per la presenza di relatori vicini alla Onlus CCDU legata a Scientology.
Nell’articolo de Il Fatto Quotidiano ci sarebbero dei riferimenti a ImolaOggi che hanno infastidito Armando Manocchia tanto da pubblicare un comunicato sul sito:
Fornendo il resoconto, frammentario e fuorviante (come si vede dal confronto con la registrazione di ImolaOggi e di Radio Radicale), di un convegno svoltosi ieri, 18 luglio 2019, presso la Camera dei Deputati, sui fatti di violazione dei diritti dei bambini e delle loro famiglie riemersi, da ultimo, nella nota inchiesta della Procura di Reggio Emilia, l’organo di stampa ‘Il Fatto Quotidiano’ ha preso posizione, nell’edizione di oggi, 19 luglio 2019, alla pagina 19, con firme di Sarah Bono e Maria Cristina Fraddosio, affermando che una vicenda riguardante “una decina di bambini” verrebbe amplificata per sostenere tesi riferibili a partiti politici o a posizioni ideologiche o addirittura discriminatorie. Inoltre, il sito di informazione ‘Imola Oggi’, cui va il merito dell’organizzazione dell’evento (in realtà assai apprezzato, in contrapposizione con la consegna del silenzio imposta da alcuni partiti agli organi di stampa ‘amici’), viene tacciato di pubblicare ‘bufale’.
La risposta delle autrici dell’articolo de Il Fatto Quotidiano, riportata da NextQuotidiano, è stata la seguente:
Non intendiamo sminuire né insabbiare nulla, neanche le nostre perplessità di fronte alle generalizzazioni che abbiamo ascoltato durante il convegno a partire da un’inchiesta su fatti avvenuti in una parte del territorio della provincia di Reggio Emilia. Di quell’inchiesta il Fatto Quotidiano ha dato ampiamente conto. Imola Oggi si presenta come una testata giornalistica e non lo è, più volte ha pubblicato notizie che si sono rivelate inesatte, il suo sedicente direttore non è iscritto all’Albo dei giornalisti: sorprende che sia stato invitato a moderare un dibattito alla Camera dei deputati e che, addirittura, i giornalisti dovessero accreditarsi per Montecitorio scrivendo a Imolaoggi.it.
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