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Ferrovie, Rfi conferma: «Incendio di natura dolosa». Si indaga per «attentato alla sicurezza dei trasporti»

22 Luglio 2019 - 11:53 Redazione
Gli inquirenti non escludono un'azione dimostrativa da parte di persone vicine agli ambienti anarchici. Salvini: «Verificheremo contatti con i No Tav», Di Maio: «Non si strumentalizzi per fare il tifo a favore o contro la Torino-Lione»

Caos in tutta Italia per la sospensione della rete ferroviaria che questa mattina ha coinvolto la tratta tra Firenze e Roma a causa di un incendio, la cui «natura dolosa» è stata confermata da Rete ferroviaria italiana.

Sarebbero tre i roghi innescati all’alba nella zona della stazione di Rovezzano a Firenze. Oltre alla cabina elettrica sarebbero stati colpiti anche altri due ‘pozzetti’. Il reato ipotizzato dagli investigatori sarebbe «attentato alla sicurezza dei trasporti».

Già questa mattina gli agenti avevano ipotizzato che la causa dell’incendio fosse un’azione dimostrativa, collegabile al processo in corso al tribunale di Firenze contro 28 persone, la maggioranza delle quali vicine agli ambienti anarchici. Ipotesi che sembrerebbe essere stata confermata da un articolo apparso su un sito di anarco-insurrezionalisti.

Operai al lavoro sulla cabina elettrica dell’alta velocità tra Rovezzano e Campo di Marte, vicino Firenze / ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

Proteste e ritardi

Lo stop della circolazione ha causato confusione, sconforto e rabbia tra i passeggeri in partenza, soprattutto dallo scalo romano. I ritardi, si apprende dalla polfer, hanno toccato le quattro ore, ma ora pian piano la situazione starebbe migliorando.

Disagi anche alla stazione ferroviaria di Firenze, affollata di viaggiatori, dove i treni registrano ritardi dai 95 ai 175 minuti. Molti i turisti ma tanti anche i pendolari in attesa. Affollate anche le biglietterie e la sala d’attesa è piena. Molti sono i viaggiatori arrabbiati per i ritardi. Sul posto è presente anche la Protezione civile.

È in corso la riprogrammazione del servizio ferroviario con limitazioni e cancellazioni. I disagi riguardano in particolare i convogli sulle linee dell’alta velocità sia da nord, Milano e Bologna, sia da sud, Napoli.

L’incendio

Lo stop alla circolazione era avvenuto dopo che una cabina elettrica dell’Alta velocità aveva preso fuoco all’altezza della stazione di Rovezzano, alla periferia di Firenze, portando al blocco della linea ferroviaria tra Roma e Firenze.

Disagi e rallentamenti

La circolazione ferroviaria era stata sospesa alle 5.40, proprio tra Rovezzano e Firenze Campo Marte sulle linee Direttissima e convenzionale fra Roma e Firenze per accertamenti dell’Autorità Giudiziaria, con ampie ricadute sul traffico ferroviario tra le due città.

A comunicarlo era stata la Rete Ferroviaria Italiana: «È in corso – prosegue la nota – la riprogrammazione del traffico ferroviario. Sul posto sono presenti le squadre tecniche di RFI».

A causa della sospensione della circolazione, si sono registrati pesanti ritardi sia per i convogli da nord, diretti a Milano e Bologna, che da sud, diretti a Napoli.

Le reazioni politiche

«Migliaia di viaggiatori oggi sono stati messi in difficoltà da un incendio alla linea ferroviaria vicino Firenze che sembra essere doloso: se confermato, faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità affinché i colpevoli siano perseguiti e severamente puniti per i disagi creati», ha twittato il premier Giuseppe Conte.

«In queste ore l’Italia è praticamente ferma. Se le ipotesi della pista anarchica saranno confermate saremmo davanti a un vero e proprio attentato allo Stato. Un atto a tutti gli effetti sovversivo, che oggi sta danneggiando migliaia di persone e lavoratori», ha scritto su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio.

«La condanna del Movimento 5 Stelle è ferma e non si provi a strumentalizzare quanto accaduto per fare il tifo a favore o contro la Torino-Lione» , ha continuato Di Maio. Il riferimento è al commento dell’altro vicepremier Matteo Salvini: «Se sarà confermata la pista anarchica, verificheremo eventuali collegamenti con i No Tav che negli ultimi giorni hanno aggredito le Forze dell’Ordine: in ogni caso, da tutti i partiti e dall’intero governo ci aspettiamo una dura condanna delle violenze e un deciso Sì alla Torino Lione».

I No Tav hanno preso le distanze dall’accaduto. «Capita qualcosa su Marte è la colpa è dei No Tav? Noi non c’entriamo nulla…», ha detto all’Ansa Alberto Perino, leader del movimento.

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