Conte domanda, Salvini non risponde: chi pagò i viaggi di Savoini a Mosca?
Il premier Giuseppe Conte non è riuscito ad avere alcun chiarimento da Matteo Salvini su Gianluca Savoini, lo storico collaboratore del ministro dell’Interno, protagonista della trattativa all’hotel Metropol di Mosca. Lo raccontano oggi Repubblica e Corriere della Sera. Il presidente del Consiglio, che riferirà oggi in Senato a proposito dello scandalo dei (presunti) fondi russi alla Lega, ha fatto inoltrare agli uffici di Matteo Salvini una serie di domande. «Faremo sapere entro martedì», gli ha risposto lo staff del segretario del Carroccio, ma quella comunicazione – stando ai due quotidiani – non è mai arrivata.
Le domande senza risposta
Dopo la pubblicazione degli audio da parte di Buzzfeed, in cui Savoini parla di Salvini e dei rapporti tra Europa e Russia, il ministro dell’Interno ha disconosciuto il suo storico collaboratore negando che avesse ruoli ufficiali nei rapporti con la Russia, sebbene ci siano prove fotografiche e non solo che suggeriscono il contrario. Il premier Conte ha voluto vederci chiaro e ha chiesto a Salvini chi abbia pagato i viaggi di Savoini. La Lega? Quali missioni in Russia erano concordate con lo staff di Salvini? Quella del vertice bilaterale dei ministeri dell’Interno italiano e russo? Forse la trasferta per il convegno di Confindustria Russia? Domande che il segretario generale di Palazzo Chigi, Roberto Chieppa, ha fatto arrivare, per conto del premier, agli uffici di Salvini. «Faremo sapere entro martedì 23 luglio», era stata la promessa fatta a Conte. Ma le risposte non sono arrivate e così, alla vigilia dell’incontro in Senato sul caso Savoini, gli uffici del Carroccio hanno rilanciato: «Abbiamo bisogno di altro tempo». Conte andrà dunque a Palazzo Madama con l’unica versione ufficiale data dalla portavoce di Salvini: «Savoini non faceva parte della delegazione italiana a Mosca del luglio 2018».
Il discorso di Conte
Giuseppe Conte e il suo staff starebbero preparando con estrema cautela il discorso del pomeriggio a Palazzo Madama. Bisognerà fare attenzione a non entrare nei dettagli dei dialoghi di Gianluca Savoini con i russi all’hotel Metropol. E, contemporaneamente, lanciare un messaggio per rassicurare gli altri Paesi europei sulla posizione dell’Italia: non è a rischio il baricentro atlantico, i partner prediletti sono Europa e Stati Uniti, non Vladimir Putin. Conte vuole mantenere la posizione di fiducia che parte dell’esecutivo si è guadagnata con l’appoggio all’elezione di Ursula Von der Leyen alla Commissione europea.
Salvini diserta l’Aula
Salvini aveva detto che ci sarebbe stato. Anzi, aveva dettato anche il timing del suo intervento: «Parlerò dopo il premier». Ma il Viminale in questi giorni ha fatto sapere che il ministro dell’Interno ha preso un altro impegno per la giornata: è stato convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza. Inizierà alle 16:00, giusto 30 minuti prima del discorso di Conte a Palazzo Madama.
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