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L’India lancia la sonda Chandrayaan-2 per cercare tracce d’acqua sulla Luna

24 Luglio 2019 - 06:56 Redazione
Il Paese torna per la seconda volta sulla Luna, entrando nel club dei pochi che l'hanno raggiunta

Chandrayaan-2 della Indian Space Research Organization (ISRO) è la seconda missione lunare dell’India. Partita il 22 luglio davanti a 650mila spettatori su Facebook, mentre 7500 si sono registrati per seguire il lancio dal vivo al Satish Dhawan Space Center, situato nella costa Sud-orientale.

La partenza era attesa già una settimana fa, tutto però è stato rimandato a causa di un inconveniente tecnico. Sembra ormai evidente che l’India si stia avviando a essere uno dei Paesi ad avere le capacità tecniche e scientifiche sufficienti a esplorare lo Spazio profondo.

https://www.facebook.com/ISRO/videos/708488529579600/

Nel club ristretto dei Paesi che hanno raggiunto la Luna

Entro settembre il lander di Chandrayaan-2 scenderà sulla superficie del Polo Sud lunare alla ricerca di tracce d’acqua. L’India sarebbe quindi il primo Paese a raggiungere questa zona ancora pressoché inesplorata, mentre è già nella stretta cerchia di Paesi che hanno raggiunto con successo il nostro satellite naturale, assieme a Stati Uniti, Russia e Cina.

Non male per una Agenzia spaziale che può contare su un budget limitato: parliamo di 1,8 miliardi di dollari a fronte dei 21,5 miliardi a disposizione della Nasa. Recentemente ci aveva provato anche Israele ma la sua sonda Beresheet è precipitata rovinosamente lo scorso aprile.

Il primo ministro Narendra Modi non trattiene l’entusiarmo su Twitter, affermando che il lancio della sonda «illustra l’abilità dei nostri scienziati e la determinazione degli indiani a scalare le nuove frontiere della scienza». 

Per la seconda volta sulla Luna

La prima missione Chandrayaan-1 (operativa dal 2008 al 2009) aveva già dato risultati promettenti, scoprendo le prime tracce di molecole d’acqua.

La Luna infatti sembra essere la prossima frontiera prima di andare su Marte, non solo per la costruzione di una Stazione spaziale attorno al satellite. Si pensa proprio di tornare sulla superficie con missioni umane. Un giorno poi potrebbero anche essere costruite le prime basi sulla superficie.

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