Sanità, rinnovato il contratto dei medici: aumentano gli stipendi, novità per i neoassunti
Dopo un’attesa di dieci anni è stato firmato il nuovo contratto dei medici e dei dirigenti della Sanità. Il 23 giugno, all’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni), è stato messo nero su bianco il rinnovo per 130 mila professionisti della sanità, tra medici e dirigenti sanitari. Ecco tutte le novità.
«Abbiamo voluto valorizzare la carriera dei neo assunti e di chi ha vissuto troppi anni nel precariato», spiega a Open il segretario della Fp Cgil medici, Andrea Filippi. «La nostra è un’operazione chiarissima: utilizzando i fondi che già esistevano quindi senza andare a ricercare risorse extra, abbiamo rimesso in moto le carriere di medici che da troppi anni avevano lo stipendio bloccato e non facevano strada».
Cosa prevede il contratto
- I medici e i dirigenti con più di 5 anni di anzianità avranno la certezza di avere un incarico. Le aziende saranno obbligate a dare un incarico retribuito a tutti, anche a chi ha lavorato a tempo determinato, con o senza soluzione di continuità.
- La maggior parte dei medici con più di 5 anni di anzianità riceverà un aumento di 2.000 euro sulla retribuzione di posizione. L’aumento di stipendio riguarderà circa 30 mila medici, a partire dal primo gennaio 2020.
- Aumenta la parte fissa di tutte le posizioni gestionali e professionali, vengono storicizzati i fondi e le posizioni e aumenta la quota pensionabile.
- I giovani medici neoassunti anche sotto i 5 anni avranno una retribuzione fissa, pari a 1.500 euro mensili.
- Ci saranno quattro gradi di posizione, e per ognuno di essi sarà previsto un mensile differente: da un minimo di 5.500 euro a 6.500 fino a un massimo 11.000 o 12.500 annui.
- Una clausola assicura lo scatto di stipendio in base all’anzianità maturata dal medico in servizio: 5000 euro al passaggio dei 5 anni, 6000 al passaggio dei 15 anni e 7000 al passaggio dei 20 anni.
- L’indennità di guardia notturna sale da 50 a 100 euro per notte, 120 euro per chi lavora in pronto soccorso.
- Dopo i 62 anni a richiesta si può essere esonerati dalle guardie.
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