Il tranello de “Il Foglio” nell’intervista a Di Maio: «Salvini inadeguato». Ma non è Luigi
Un’intervista dai toni molto duri contro il ministro dell’Interno e vicepremier leghista Matteo Salvini. A rilasciarla a Il Foglio è Di Maio, che stuzzicato dalle domande di David Allegranti, tira fuori dai denti i peggiori giudizi possibili sul leader del Carroccio.
Di Salvini Di Maio dice che è «superficiale» e che ha «scarse competenze», che ha una «forte abilità nella comunicazione e nella manipolazione dei fatti» e che servirebbe una mozione di sfiducia per «dimostrare all’esterno quante profonde differenze ci sono nel governo».
E ancora: «Il M5s dovrebbe motivare perché per la seconda volta, dopo averlo salvato dal processo, assolve Salvini dalle sue responsabilità rispetto all’eventualità di finanziamenti dalla Russia».
Attacchi senza precedenti, insomma. Salvo poi arrivare all’ultimo rigo e – dopo esserci cascati con tutte le scarpe – scoprire che il Di Maio parlante, il Di Maio autore di quelle critiche pesanti, il Di Maio che ha sparato a zero sulla persona di Salvini e sul suo ruolo non è Luigi, bensì Marco Di Maio, deputato del Partito Democratico.
Anche alcune agenzie di stampa sono cadute nel tranello del giornalista fiorentino. Nelle prime ore della mattina, alcuni lanci di agenzia hanno dato risonanza all’intervista rilasciata da Di Maio a Il Foglio essendo certi si trattasse di Luigi. E dunque: scherzo riuscito.
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