«Verità per Bibbiano»: lo striscione sul palazzo della Regione Piemonte. Accanto a quello per Giulio Regeni
«Verità per Bibbiano». Lo striscione è stato appeso sulla facciata del Palazzo della Regione Piemonte a Torino, accanto a quello che chiede «Verità per Giulio Regeni». Un caso recente di cronaca e uno che da tre anni aspetta ancora tante risposte.
Quello stesso striscione, con parole nere su fondo giallo, è stato negli ultimi mesi al centro di diverse polemiche. È scomparso a Cagliari ed è stato rimosso da tutte le sedi del Friuli Venezia Giulia per una decisione del governatore leghista Massimiliano Fedriga, una scelta che aveva innescato le proteste dei 5 Stelle.
A srotolare lo striscione sul caso di Bibbiano a Torino è stato l’assessore alla sicurezza Fabrizio Ricca della Lega. Lo striscione che da due anni invece chiede verità e giustizia per Regeni era stato messo lì dalla precedente amministrazione di centrosinistra guidata da Sergio Chiamparino.
I commenti
«Non abbassiamo la guardia», dice l’amministrazione di centrodestra secondo quanto costruisce Repubblica. «Mettiamo sul palazzo istituzionale questo striscione perché se le accuse fossero confermate, ci troveremmo di fronte a una cosa gravissima. Non puntiamo il dito contro nessuno, ma non si può abbassare la guardia quando si tratta di bambini. Vogliamo dirlo pubblicamente e lo facciamo sulla facciata del palazzo».
«La terribile storia che sembra essere avvenuta a Bibbiano sta comprensibilmente sconvolgendo l’opinione pubblica. Se le accuse mosse dai pubblici ministeri, accuse in cui si parla di bambini tolti alle famiglie e dati in adozione dopo aver inventato abusi e maltrattamenti da loro mai subiti, dovessero essere provate ci troveremmo davanti a un caso gravissimo che rappresenta un vero e proprio buco nero di etica pubblica e umana», dicono gli assessori regionali alla Sicurezza, Fabrizio Ricca, e ai Bambini, Chiara Caucino. Lo striscione intende «dare un chiaro segnale di vicinanza alle famiglie coinvolte da questa storia». Una richiesta «di trasparenza, un invito a indagare a fondo e ad accertare tutte le responsabilità ma anche un monito per le istituzioni stesse, compresa la nostra, nel perseguire sempre politiche e prassi che favoriscano i bambini e non li mettano mai in pericolo. La facciata della Regione, da oggi, diventi un invito a fare luce».
La Lega continua l’oltraggio alla memoria di #GiulioRegeni: oltre a rimuovere gli striscioni di @amnestyitalia, ora in Piemonte ha messo un “Verità per #Bibbiano” di fianco a quello per Giulio. Come se i casi fossero anche solo lontanamente paragonabili. https://t.co/Ikuc0QsbNg pic.twitter.com/5tkaJucX7H
— Leonardo Bianchi (@captblicero) July 25, 2019
Interrogazione Pd su striscione FdI a Napoli
Intanto la senatrice Valeria Valente del Partito Democratico rende noto di aver presentato un’interrogazione, a nome del gruppo dem di palazzo Madama e d’intesa con il partito campano, sul «grave episodio dello striscione abusivo e gravemente ingiurioso esposto a Napoli, all’ingresso della galleria Vittoria, da parte di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia». Lo striscione accostava la vicenda di Bibbiano al simbolo del Pd.
Valente sottolinea come «questo atto sia stato consumato in uno dei luoghi maggiormente trafficati di Napoli e a ridosso del Porto e delle principali sedi istituzionali. Malgrado ciò non vi è stato un tempestivo intervento delle forze dell’ordine, a differenza di altri casi, nonostante vi fossero evidenti motivi di pericolo e di illegalità: per la violazione di un cantiere di lavoro per un’opera pubblica, per un turbamento della sicurezza stradale e per gravi offese e accuse false all’onorabilità di una formazione politica». Si chiede, infine, «quali iniziative si intendono intraprendere da parte del Ministero degli Interni, per evitare il ripetersi di simili episodi».
A Ciampino
Fratelli d’Italia e Gioventù nazionale «hanno superato ogni limite. L’attacco portato da vigliacchi nella notte al Pd di Ciampino e le accuse sui fatti gravissimi di Bibbiano sono abominevoli», scrive in un comunicato il segretario del Pd Lazio, senatore Bruno Astorre in merito ai manifesti affissi sulla sede del circolo Pd di Ciampino. Astorre ha annunciato che partirà una querela.
«I fascisti di notte attaccano manifesti speculando su dei bambini e dei fatti che non solo abbiamo condannato duramente ma che non vedono il Pd coinvolto, ma di giorno scodinzolano dietro a Salvini e ai suoi interessi. La disperazione, la mancanza di neuroni, di un’idea politica che non sia scimmiottare il capo della Lega è la fotografia di un vuoto assoluto. Sui fatti di Bibbiano, così come sul tesoriere di Fratelli d’Italia, sui ‘soldini’ della Lega, sia la magistratura a fare luce e a individuare responsabilità».
«L’azione notturna – conclude Astorre – fa capire quanto coraggio abbiano i neo fascisti, ma anche che in fondo forse provano un pizzico di vergogna per quanto sono costretti a scrivere, ci auguriamo senza ben capire cosa stiano facendo, teleguidati da qualche capo di zona».
Foto di copertina: Twitter | Lo striscione sul palazzo della Regione Piemonte
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