Carabiniere ucciso, uno dei due fermati confessa l’omicidio: «Sono stato io» – Video e Foto
Due giovani fermati, entrambi cittadini americani. Uno di loro ha confessato l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, accoltellato a Roma mentre cercava di sventare un tentativo di estorsione. Ad ucciderlo il ragazzo che nelle foto diffuse ha i capelli mesciati. «Sono stato io», ha detto agli inquirenti il giovane che viene da una famiglia facoltosa.
I due sarebbero studenti di 19 anni e in un primo momento Repubblica aveva riportato la notizia che fossero iscritti alla John Cabot University, eventualità smentita da fonti investigative.
Entrambi sono stati portati al nucleo operativo dei carabinieri di via in Selci dove sono stati interrogati dai magistrati della Procura di Roma. La ricostruzione che però è stata fornita dagli inquirenti dopo l’interrogatorio, e diffusa dalle agenzie stampa, ha sollevato diversi dubbi.
Dalle informazioni che trapelano sembrerebbe che non si sia trattato di un semplice caso di cavallo di ritorno, come sembrava all’inizio. Questo meccanismo prevede che prima un ladro rubi un oggetto, e poi un mediatore si presenti alla vittima per proporre la restituzione della refurtiva in cambio di soldi.
Il video della sospetta fuga
In un video di una telecamera di sicurezza vengono mostrati i due presunti assassini del carabiniere, ucciso nella notte tra il 25 e il 26 luglio poco dopo le tre dopo essere intervenuto per la segnalazione di un furto di una borsello nel quartiere Prati, a Roma.
Nel filmato si vedono due uomini che scappano, uno dei due tiene in mano un borsello. Quello stesso che era stato rubato a un uomo e che è stato poi contattato per la restituzione, previo pagamento, secondo la tecnica del cavallo di ritorno.
Cerciello si era presentato al momento dello scambio assieme all’uomo vittima del furto, ma dopo una colluttazione, il carabiniere è stato aggredito e ferito a morte con otto coltellate, una al cuore.
Il video che vi mostriamo in esclusiva avrebbe fotografato la scena dello scambio: nelle immagini i due ragazzi compaiono insieme a un uomo senza capelli che sarebbe l’autore della denuncia per furto.
I due fermati
Già questa mattina Open aveva pubblicato le foto dei due giovani. Data la mancanza di informazioni certe, i volti erano stati resi irriconoscibili.
Tra le persone ascoltate questa mattina ci sarebbero anche altri due nordafricani e non è escluso che altre persone possano essere sentite nei prossimi giorni.
La ricostruzione degli inquirenti
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la notte dell’uccisione di Cerciello i due sarebbero stati in cerca di droga a Trastevere, ma sono stati ingannati da un pusher che avrebbe venduto loro aspirina al posto di stupefacenti. I due allora, nel tentativo di riavere i soldi, avrebbero rubato il borsello allo spacciatore.
L’uomo, che ora si trova ai domiciliari, avrebbe allora prima richiamato i due “scippatori” visto che nel borsello era rimasto il suo cellulare e poi il 112 per informare che presto li avrebbe incontrati per lo scambio.
All’appuntamento, insieme al presunto pusher, si sarebbero presentati anche il vicebrigadiere Cerciello e il suo collega, rimasto ferito. All’inizio sono riusciti a fermare i due studenti, però poi uno dei due ha accoltellato Cerciello e l’altro carabiniere ha lasciato fuggire il secondo fermato per prestargli soccorso. «Quando ho sentito Mario urlare ho lasciato quell’uomo e ho provato a salvarlo, perdeva molto sangue», avrebbe raccontato Andrea Varriale, l’altro carabiniere che era intervenuto.
Rimane però il dubbio sul perché un pusher dovrebbe chiamare le forze dell’ordine per denunciare un “furto” di due clienti.
I funerali del vicebrigadiere
Nella stessa chiesa in cui un mese e mezzo fa si era sposato. È questo il posto scelto per i funerali di Mario Cerciello Rega. La comunicazione arriva dal comune di Somma Vesuviana, la funziona prevista per le 12.00 di lunedì 29 luglio alla chiesa di Santa Croce.
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