Host, client, server, server farm e privacy. Queste sono le parole più importanti per capire cosa succede tutte le volte che svolgiamo una qualsiasi operazione su Internet. È il viaggio fatto dai byte, quelle unità minime dell’informatica grazie a cui possiamo scambiare foto con i nostri amici, leggere i giornali in rete o accedere al servizio di home banking. E forse, negli ultimi anni, fra tutte queste parole quella più importante è diventata privacy. Lo scandalo Cambridge Analytica, i furti milionari di dati sensibili, i dubbi sulla sicurezza di FaceApp hanno portato all’attenzione di qualsiasi utente quanto valgono i nostri dati. E non solo. Hanno fatto capire quanto le aziende cerchino queste informazioni, quanto sia difficile capire che fine facciano quelli che cediamo e quanto complesso sia cancellarli una volta affidati a qualcun altro. Per questo molte aziende hanno cominciato a spostare l’attenzione dei loro clienti proprio su questo tema. Un esempio è Nokia che lo scorso giugno ha annunciato lo spostamento su server europei di tutti i dati raccolti dai suoi dispositivi.
Hamina: qualche migliaio di abitanti, tanto freddo e tanti dati
Hamina è una cittadina della Finlandia di circa 21mila abitanti. È qui che Nokia ha deciso di trasferire tutti i dati dei suoi smartphone. Le informazioni raccolte dai terminali degli utenti infatti verranno elaborate dal servizio Google Cloud che qui ha i suoi server. Back home, insomma. Come ben ricordano gli appassionati, Nokia è uno noto marchio finlandese, esattamente come l’azienda che ora gestisce questo brand per smartphone: HMD Global. Oltre a un simbolico ritorno, questa scelta serve anche per rassicurare gli utenti circa l’importanza che la privacy riveste nelle loro strategie. I primi smartphone Nokia che inizieranno a raccogliere e inviare i dati a Hamina saranno il Nokia 4.2, il 3.2 e il 2.2. Dopo tutti gli altri, insieme al rilascio del nuovo sistema operativo Google: Android Q.
Per quanto riguarda la tipologia di dati, qui stiamo parlando di due tipi di informazioni. In primo luogo ci sono tutti i dati riguardanti l’attivazione dello smartphone, quindi un profilo dei clienti che lo hanno comprato. L’altra tipologia di dati è invece relativa alle prestazioni. Sono informazioni che servono ai produttori di smartphone per sviluppare aggiornamenti o pensare a nuovi prodotti.