Carabiniere ucciso, gli inquirenti: «L’accoltellatore fa uso di psicofarmaci e i due avevano bevuto»
Elder Finnegan Lee, l’autore delle otto coltellate che hanno causato la morte del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega, farebbe uso di psicofarmaci. In particolare, il giovane è stato trovato in possesso di Xanax, un potente ansiolitico. È quanto fanno sapere gli inquirenti che stanno seguendo la vicenda.
Dalle stesse fonti trapela inoltre che quella sera i due studenti americani fermati per l’omicidio – Elder insieme a Christian Gabriel Natale Hjort – avevano bevuto alcolici.
L’autopsia
Intanto, è terminata l’autopsia sul corpo del vice brigadiere effettuata nel pomeriggio presso l’istituto di Medicina legale, a Roma. Mario Cerciello Rega è morto a causa della forte emorragia provocata dalle otto coltellate infertegli da Elder.
L’interrogatorio
Non si è avvalso e davanti al gip di Roma, Chiara Gallo, ha ribadito e dunque confermato quanto detto nell’interrogatorio di ieri sera Christian Gabriel Natale Hjort, il 19enne americano, fermato insieme all’altro statunitense Elder Finnegan Lee, per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega.
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