Carabiniere ucciso, l’uscita di un fermato dal comando dell’Arma dopo ore di interrogatorio
Sono le 3.50 della notte, appena cominciata, del 27 luglio. Praticamente 24 ore dopo – secondo le ricostruzioni – il momento in cui il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega è stato accoltellato a morte vicino a piazza Cavour, a Roma. In un episodio dalle dinamiche confuse e probabilmente ancora tutte da chiarire.
Due giovani di origine americana sono stati fermati nella mattinata di ieri, 26 luglio, e portati al Reparto Operativo dei Carabinieri di via in Selci intorno a mezzogiorno. Due 19enni, uno dai capelli biondi e un altro dai capelli mori. Uno dei due avrebbe confessato.
A uscire dal retro del comando alle 3.50 di notte, con un corteo di tre macchine, è il secondo: maglietta bianca come nelle foto diffuse in giornata, tatuaggio. Esce dopo 16 ore di interrogatorio.
Un altro ragazzo esce in macchina con altri quattro agenti intorno all’1.30: ha dei segni sul collo, e potrebbe trattarsi del collega di Rega, ferito nella colluttazione. Di fronte ai fotografi, si prova a coprire con un foglio bianco.
La procuratrice aggiunta Nunzia D’Elia aveva invece già lasciato il comando intorno alle 3 di notte.
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