Morbillo, 1.334 casi dall’inizio del 2019: colpiti soprattutto i bambini
Secondo i dati riportati in “Morbillo Rosolia News” dal 1° gennaio al 30 giugno 2019 in Italia sono stati segnalati 1.344 casi di morbillo in sensibile diminuzione rispetto allo scorso anno quando nello stesso arco di tempo furono 2029. Nell’87% dei casi – 1.169 – la persona colpita non era vaccinata.
La notizia arriva a pochi giorni dai dati diffusi dal ministero della Salute il 22 luglio che parlano di un aumento delle coperture rispetto all’anno scorso – il 93,2%, +1,38% rispetto al 2018 – ma non sufficiente per centrare l’obiettivo necessario per eliminare la malattia (il 95%).
L’età media dei pazienti
L’età mediana delle persone contagiate è di 30 anni ma l’incidenza più elevata si è verificata nella fascia 0-4 anni: segnalati 142 casi (11% del totale), di cui 51 aveva meno di un anno di età. I casi sono andati aumentando da gennaio, raggiungendo un picco nel mese di aprile.
La distribuzione geografica
Sono stati riscontrati casi in tutte le regioni d’Italia, tranne che in Basilicata, ma il numero preponderante è stato registrato nel Lazio (388), in Lombardia (372) e in Emilia-Romagna (143). Insieme le tre regioni rappresentano oltre il due terzi dei casi.
I casi di morbillo nei primi sei mesi sono stati: 84 in Toscana, 64 in Campania, 60 in Sicilia, 55 in Veneto, 53 in Piemonte, 52 in Puglia, 12 nelle Marche, nove in Abruzzo, otto in Liguria, sette in Calabria, sei in Molise cinque in Umbria, quattro ciascuno per Friuli Venezia Giulia e Sardegna, tre in Valle d’Aosta.
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