Gozi nel governo francese, Di Maio segue Meloni: «Valutare se togliergli la cittadinanza»
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«È inquietante che un nostro sottosegretario (del Pd) adesso diventa esponente di un governo con cui abbiamo anche interessi confliggenti». Dice così il leader del M5s Luigi di Maio a proposito della nomina di Sandro Gozi che – già sottosegretario della presidenza del Consiglio del governo Renzi, con delega agli Affari europei – sarà presto nominato responsabile degli Affari europei nel governo francese.
«Tu lavori per il governo, rappresenti e servi lo Stato italiano – insiste Di Maio a margine di un appuntamento sui navigator – e poi a un certo punto lo tradisci e ti vai ad arruolare nelle fila di un altro governo, come responsabile della politica europea del governo Macron». E conclude: «Nulla contro la Francia ma bisogna valutare se togliergli la cittadinanza».
FdI: «Rinunci alla carica, pena la revoca della cittadinanza»
Dello stesso avviso – una volta tanto – il partito di Giorgia Meloni che ha scritto una lettera indirizzata al premier Conte e ospitata sulle colonne de Il Giornale. Nel messaggio, firmato anche da alcuni deputati di Fratelli d’Italia, si parla di «vicenda dai contorni inquietanti».
«Ci appelliamo a lei, presidente Conte, per impedire a chi abbia avuto la possibilità di accedere a dossier rilevanti per l’interesse nazionale di cambiare casacca impunemente e militare per altre nazioni – scrive la leader di FdI – Le chiediamo, quindi, di avvisare Sandro Gozi che non sarà tollerata la sua scelta, rispetto alla quale non esiterà alla intimazione di legge e alla conseguenziale procedura di revoca della cittadinanza».
«Siamo sicuri che vorrà tutelare l’immagine e l’interesse della nazione – conclude Meloni – spiegando così al mondo intero che la cittadinanza italiana è fatto serio, di cui essere orgogliosi e che non consente di abbracciare la bandiera del miglior offerente».
Gozi: «Leggo di “alto tradimento”, come siamo caduti in basso»
«Quando leggo “alto tradimento”, “via la nazionalità italiana”, mi viene da pensare: mamma mia come siamo caduti in basso, in Italia». Reagisce così Sandro Gozi – ai microfoni di Radio Cusano Campus – alle polemiche che lo riguardano.
E poi ironizza: «Sono le stesse polemiche che c’erano quando i primi calciatori italiani, come Zola, venivano acquistati dalle squadre estere. Degli ex colleghi della Lega mi hanno chiamato dicendomi “cosa vai a fare, il Mourinho della situazione?”. Io sono juventino, però».
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