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Perchè Nokia ha spostato i dati dei suoi smartphone in Finlandia – L’intervista

in collaborazione con Nokia smartphones

L’intervista ad Alberto Colombo, general manager per l’Italia di Hmd Global. Ora questa azienda gestisce il marchio Nokia

«Accetta», «accetta», «accetta». Quando compriamo un nuovo smartphone o scarichiamo un’altra applicazione siamo spesso tentati di scorrere tutte le informative che ci vengono proposte per arrivare subito a utilizzare il prodotto, o il servizio, che abbiamo scelto. Una cattiva abitudine, visto che quelle schede, di solito, parlano spesso del trattamento di quei famosi dati sempre più al centro di scandali o scontri politici. E forse, dopo casi come Cambridge Analytica o dopo tutto il dibattito sul Gdpr, prima di cliccare su quell’«accetta» ci pensiamo qualche secondo in più. Un’attenzione che viene prestata anche dalle aziende.

Nokia ha scelto di trasferire i suoi server da Singapore a Hamina, cittadina di 20 mila abitanti in Finlandia. Qui saranno conservati i dati tecnologici dei loro telefoni. Niente informazioni personali, foto o messaggi. In questo caso si parla semplicemente dei dati ricavati dal programma Experience User Final, un sistema di monitoraggio che per sei mesi registra alcune informazioni sul prodotto come il consumo della batteria o il surriscaldamento del telefono. Ma una volta raccolti, questi dati per cosa vengono usati? Per capirlo David Puente ha intervistato Alberto Colombo, general manager per l’Italia di Hmd Global, l’azienda che ora gestisce il marchio Nokia.