Omicidio Rega, interrogati i carabinieri: «Il collega Varriale aveva la pistola»
«Il carabiniere Andrea Varriale era armato la notte tra il 25 e 26 luglio, giorno dell’omicidio del suo collega, il vice brigadiere Mario Cerciello Rega». Lo precisa l’Arma dei carabinieri, smentendo le voci circolate nei giorni scorsi, secondo le quali Varriale era in servizio senza pistola come Rega.
In Procura si sono svolti gli interrogatori di diversi carabinieri. Alle audizioni erano presenti i vertici dell’ufficio, Michele Prestipino e Nunzia D’Elia. Più tardi si è svolto un incontro tra gli inquirenti a cui hanno preso parte il comandante provinciale dei carabinieri Francesco Gargaro, il comandante del Nucleo Investigativo Lorenzo D’Aloia e il comandante del reparto operativo Mario Conio.
Proseguono anche le indagini sulla foto di uno degli imputati, Christian Gabriel Natale Hjorth, ritratto bendato e ammanettato in questura. Il legale dell’altro indagato, Finnegan Lee Elder (il ragazzo che avrebbe ucciso Rega a coltellate), ha dichiarato: «Stiamo ancora valutando se ricorrere al tribunale del Riesame, stiamo facendo dei ragionamenti sul da farsi».
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