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Foggia, la coppia gay rifiutata da una casa vacanze sarà ospitata dal Comune

03 Agosto 2019 - 20:48 Fabio Giuffrida
Airbnb ha avviato un'indagine per capire se si sia trattato davvero di discriminazione per orientamento sessuale. Intanto la cittadina si mobilita per accogliere la coppia in vacanza

«Desidero esprimere il plauso e il ringraziamento di tutta Arcigay all’amministrazione comunale di San Severo, che ha offerto ospitalità alla coppia di ragazzi gay discriminati dalla proprietaria di un B&B». Così Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, ha ringraziato il Comune in provincia di Foggia per aver risolto lo spiacevole episodio che ha visto coinvolta una coppia omosessuale alla quale era stata negata una prenotazione su Airbnb.

«Il gesto della Giunta comunale è importante non solo perché pone rimedio a una situazione grave e spiacevole ma soprattutto perché lancia un messaggio importante», ha continuato Piazzoni. «Non si tratta di stigmatizzare semplicemente il singolo atto omofobico, il punto è far riflettere cittadini e cittadine sui temi dell’accoglienza e dell’inclusione, cruciali in questi tempi di ricorrente intolleranza. Quando un Comune, senza tentennamenti, indica la via, la discussione, che è sempre legittima e utile, si pone un approdo e una sintesi».

«Il gesto del Comune, unito a quello dei tanti cittadini di San Severo che in queste ore ci hanno contattato per offrire ospitalità ai ragazzi, smentisce l’odioso commento che abbiamo più volte incontrato sui social network e che fa risalire l’omofobia alla presunta arretratezza di una città o del sud in generale», ha concluso.

Il fatto

«Non accetto due uomini. Accetto sempre in presenza di un’altra donna», è stata la risposta della proprietaria della casa vacanze alla coppia che voleva affittare l’abitazione.

«Cortesemente fammi sapere se sei in coppia con una donna che è nelle piccole regole della casa. Solo uomini accompagnati da fidanzata, compagna, amica oppure moglie» ha aggiunto. Le motivazioni del rifiuto non sono ancora state chiarite, ma per molti si è trattato di un caso di omofobia.

Il fatto è stato denunciato da Arcigay che, tramite il segretario generale Gabriele Piazzoni, ha parlato di un «atteggiamento inaccettabile» che «va duramente sanzionato».

Airbnb contro le discriminazioni sessuali

«La policy di Airbnb – ha spiegato Piazzoni – è molto netta sul tema delle discriminazioni: agli host non è consentito rifiutare un ospite sulla base dell’etnia, del colore della pelle, della provenienza geografica, della religione, dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere o dello stato civile. Pertanto chiediamo l’immediata espulsione dell’host dalla piattaforma».

Per Roberto Pio Tucci, presidente di Arcigay Foggia «chi sceglie le nostre terre come luogo di vacanza deve potersi sentire accolto, ogni atteggiamento di esclusione fa male alla nostra terra oltre che alle persone che ne sono destinatarie».

Airbnb ha già avviato le indagini: «Siamo in contatto con l’ospite per fornire l’aiuto e il sostegno necessari. Non c’è spazio per le discriminazioni su Airbnb, vanno contro i nostri principi e interveniamo ogni qual volta veniamo al corrente di casi di questo genere, anche rimuovendo un utente dalla nostra community».

Foto di archivio

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