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Luigi Di Maio perde pezzi: perché Max Bugani, storico del M5S in Emilia-Romagna ha deciso di lasciare

04 Agosto 2019 - 14:59 Redazione
Dopo un'intervista «mi hanno fatto sapere che il mio stipendio da vice-caposegreteria sarebbe stato dimezzato per contenere le spese», racconta

«Mi dimetto da vice-caposegreteria di Luigi Di Maio e lascerò anche i ruoli di referente del Movimento 5 Stelle in Emilia-Romagna e dei sindaci». Il capo politico grillino perde pezzi: ad annunciare le dimissioni, in un colloquio con Luca De Carolis su Il Fatto Quotidiano, è Massimo Bugani, consigliere comunale di Bologna. Max Bugani è un esponente di primo piano e storico del Movimento: fa parte del direttivo dell’associazione Rousseau («se diventasse un problema per Davide Casaleggio, non avrò problemi a farmi da parte», dice anche) ed è, di fatto, il plenipotenziario del M5s in Emilia-Romagna dove, fra l’altro, fra pochi mesi si vota per le regionali.

Il divorzio

Tutto è cominciato il 19 giugno scorso, a causa – dice – di un’intervista, sempre al Fatto. Lì Bugani sosteneva che Di Maio e Di Battista «non si escludessero l’un l’altro» ma che fossero «complementari». «Nel giro di qualche giorno mi hanno fatto sapere che il mio stipendio da vice-caposegreteria sarebbe stato dimezzato per contenere le spese». Ma ciò che ha fatto precipitare tutto è stato l’attacco frontale, dai banchi del consiglio comunale, al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, reo di aver autorizzato il passante autostradale di Bologna, contro il quale il M5s bolognese si è battuto fin dai suoi inizi. «Lo ridirei mille volte, ho dato 14 anni di vita al Movimento e alle sue battaglie per la tutela dell’ambiente, contro opere inutili e costose come l’allargamento di un’autostrada», rivendica Bugani. «Mi hanno mandato un provvedimento – ha raccontato Bugani – con cui riducono il mio stipendio da 3.800 a 1.600 euro. Io non sono aggrappato ai contratti e allora ritengo doveroso dare anche le mie dimissioni. Ho informato delle mie dimissioni Grillo, Casaleggio e Di Battista. Ma quello che ci siamo detti rimarrà tra di noi».

In copertina Luigi di Maio, a sinistra, con Massimo Bugani a Bologna, 26 Gennaio 2018. ANSA/Giorgio Benvenuti

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