Rider, Lega e M5s annunciano accordo sulla norma: copertura Inail e mix tra cottimo e paga oraria
C’è l’intesa tra la maggioranza di governo sulla regolamentazione dei lavoratori nel campo del food delivery. Il provvedimento sui rider, cavallo di battaglia elettorale di Luigi Di Maio, era rimasto in sospeso fin dagli albori dell’esecutivo.
Nel corso dei 17 mesi di Governo, il ministro del Lavoro ha temporeggiato sottolineando a intervalli regolari che la norma è già pronta, in attesa solo di entrare in un decreto legge (si auspicava quello sul salario minimo, un nodo ancora lontano dall’essere sciolto).
E Di Maio lo ha ribadito ancora una volta, aggiungendo qualche dettaglio. Tra questi, il fatto che dovrebbe entrare in un dl insieme alle norme su crisi aziendali e sulle tutele delle categorie deboli. Le anticipazioni parlano anche di una copertura obbligatoria Inail e un mix tra paga oraria e cottimo: un compromesso che non causerebbe quindi una sterzata definitiva verso il lavoro subordinato, come promesso a giugno 2018, che però aveva trovato una forte opposizione dalle aziende.
In altre parole, la paga in base alle consegne dovrà essere «in misura non prevalente», mentre si riconoscerebbe la paga oraria a condizione che per ogni ora si accetti «almeno una chiamata». Per il momento, secondo i rider, le promesse del ministro sono «solo parole».
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