«Cosa c’è di sconvolgente e scioccante?» Gli americani non si indignano per la foto di Natale Hjorth bendato
Come hanno reagito gli americani alla foto di Gabriel Natale Hjorth – uno dei due giovani arrestati per l’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega – fotografato in una stanza della caserma dei carabinieri, ammanettato con le mani dietro la schiena, capo chino e benda sugli occhi? Nessuno stupore, nessuna indignazione, a differenza di quanto accaduto in Italia. In più di un messaggio, gli utenti americani sostengono che le critiche a quanto accaduto in caserma rischino di distogliere l’attenzione dal delitto.
In Italia ha fatto scalpore, in America no
«Qual è il problema?», «Cosa c’è di sconvolgente in questa immagine?» e «Cosa c’è di scioccante?» scrivono i lettori della Cnn che sui social posta l’articolo e la foto di Natale bendato parlando di «shocking image» (immagine scioccante, ndr). Uno scatto che ha fatto il giro del mondo e che ha portato all’apertura di tre indagini (con tre indagati tra i militari) così da risalire all’autore dell’immagine e a chi ha autorizzato quel trattamento non previsto dalle norme italiane. Il dibattito pubblico nel nostro paese si è molto soffermato sul trattamento ricevuto dal giovane in caserma, che viola i principi dello stato di diritto. Non così negli Stati uniti, almeno stando alle pagine social della Cnn, il più importante network di informazione del paese.
«Immagine sconvolgente… per favore, è fortunato che la Polizia abbia dimostrato ritegno nel non prenderlo a calci nel sedere», «È sospettato per aver ucciso un ufficiale e la gente è arrabbiata perché è bendato? Non puntate dalla parte sbagliata», «Cosa può essere più scioccante che uccidere un ufficiale?». E ancora: «Non uccidere un poliziotto e non sarai trattato come un assassino di poliziotti».
Il paragone con Amanda Knox
Immancabile il paragone con il caso di Amanda Knox, la giovane americana accusata dell’omicidio di Meredith Kercher e poi assolta in via definitiva dalla Cassazione. La Knox, intervenendo poco tempo fa a un convegno in Italia, ha detto di essere stata perseguitata dalla giustizia e dai media italiani. «Lei è stata dichiarata innocente perché c’era stata una cattiva gestione delle prove, in questo caso invece c’è un testimone che l’ ha chiaramente visto uccidere» ha precisato un utente (questa versione è però smentita dalla sentenza definitiva).
Gli americani chiedono pene durissime
Per i loro concittadini, gli americani chiedono pene severissime: «Mi auguro che i due sospettati siano condannati alla massima pena del diritto italiano», «Si meritano una vita dietro le sbarre», «Non abbiamo bisogno di loro indietro» e «Che possano passare il resto della loro vita in prigione».
C’è anche chi si scusa col nostro Paese: «La scorsa estate ero proprio lì (a Roma, ndr) con mio marito e i miei tre figli. Che bel posto e i residenti sono così accoglienti… Mi dispiace che un crimine così sia stato commesso da due nostri concittadini. Per favore, non pensate male di tutti gli americani».
Solidarietà tra forze dell’ordine
Infine si registra il gesto di solidarietà tra forze dell’ordine, italiane e americane: i carabinieri hanno ringraziato su Facebook la polizia della California, Stato di origine dei due ragazzi arrestati, che aveva reso condoglianze per la morte di Mario Cerciello Rega.
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