Hong Kong, ancora proteste dopo un weekend di caos: fermi i mezzi pubblici e gli aerei
Nuova giornata di proteste a Hong Kong. Uno sciopero convocato su internet dai lavoratori di una ventina di settori ha fermato varie linee della metropolitana e causato ritardi e cancellazioni di voli. Si delinea duque un’altra giornata di alta tensione nell’ex colonia britannica (ora territorio semi-autonomo dalla Cina fino al 2047) che da due mesi vive la sua peggiore crisi politica a causa del progetto di legge sull’estradizione promosso – e poi bloccato – dalla governatrice Carrie Lam.
Otto le linee della metropolitana che hanno smesso di funzionare totalmente o parzialmente: tra queste la linea che collega la megalopoli con l’aeroporto, dove alle 10.00 ora locale (le 06.00 in Italia) erano stati già cancellati 230 voli mentre decine di altri avevano subito lunghi ritardi. Con migliaia di passeggeri sulle piattaforme sin dalle prime ore del mattino, il governo ha chiesto alle aziende di essere «comprensive»: «Per i dipendenti che non riescono ad arrivare in tempo al lavoro a causa delle condizioni del traffico e dei servizi di trasporto pubblico, i datori di lavoro dovrebbero mostrare la comprensione necessaria a causa delle circostanze», ha detto un portavoce del ministero del Lavoro.
Migliaia di persone hanno aderito allo sciopero e una fonte governativa ha confermato che molti impiegati avevano chiesto lunedì come giornata di permesso o di congedo per malattia. Da parte sua, Lam è comparsa davanti ai giornalisti insieme ad altre personalità dell’esecutivo e ha tenuto un discorso in cui ha ripetuto la posizione del governo.
Le repressioni della polizia nel weekend
La governatrice ha commentato che «le proteste di chi chiede di liberare Hong Kong mettono la città in una situazione molto pericolosa» e rischiano di «portarla alla distruzione». Lam ha anche ribadito la sua intenzione di rimanere in carica e, di fronte alle critiche per la brutalità della polizia contro i manifestanti nel corso del weekend, ha fatto appello anche qui alla «comprensione» per la «tremenda pressione» a cui, da nove settimane, sono sottoposte le forze di sicurezza.
In merito alle violenze sui manifestanti, nelle ultime ore è affiorato un video in cui si vede un’enorme auto scura che forza una barricata presso la quale erano radunate alcune persone. Nella scena, ripresa da almeno tre diversi video acquisiti da diversa angolazione e apparsi sul Telegram, si vede l’auto che si avvicina alla barricata, per poi fare marcia indietro e successivamente accelerare piombando sui manifestanti e mancandoli per un soffio.
L’episodio, ha confermato una fonte della polizia al quotidiano britannico Guardian, è accaduto proprio oggi, intorno alle 10:30 ora locale: la polizia ha detto di aver ricevuto una telefonata in cui qualcuno denunciava l’episodio e diceva «che alcune persone erano rimaste ferite. Ma quando gli agenti sono arrivati sul posto, non c’era l’auto né i feriti».
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