Pokémon Go arriva a un miliardo di download. Cosa è rimasto della mania del 2016
Sono passati tre anni da quell’estate in cui ci siamo riscoperti allenatori di Pokémon. Era il 15 luglio del 2016, quando su Play Store e Apple Store è stata pubblicata un’app firmata dalla statunitense Niantic. Un’icona blu con sopra una Pokéball. Da quel momento, il fenomeno. Le piazze delle città prese d’assalto, i monumenti riscoperti come palestre Pokémon o luoghi in cui recuperare bacche e sfere. Pokémon Go ha risvegliato l’interesse per le creature nate da Satoshi Tajiri, un interesse che dopo l’ondata dei primi anni 2000 sembrava ridotto a pochi appassionati. L’arrivo dell’autunno e la ripetitività del gioco hanno ridotto l’hype verso quelle creature da cercare e catturare. Ridotto, non eliminato. Perché a distanza di tre anni dal suo lancio, c’è ancora chi continua a scaricare Pokémon Go, tanto che in questi giorni l’applicazione ha superato il miliardo di download. Un record che porta il gioco di Niantic nell’Olimpo delle app che sono riuscite a raggiungere questo traguardo, assieme a colossi come Instagram, WhatsApp, Facebook, Google Maps e Gmail. Un risultato eccezionale per un gioco che a inizio estate sembrava potesse avere un rivale dopo il lancio di un altro gioco della Niantic: Harry Potter Wizard Unite. Questo titolo però non è riuscito a reggere il confronto, sul Play Store è fermo a cinque milioni di download.
Collezionismo e evoluzioni: gli esordi del gioco nel 2016
La prima versione del gioco si basava sue tre pilastri: collezionismo, evoluzione e palestre. Lo scopo era quello di collezionare più Pokémon possibili per completare il Pokédex. Per farlo si poteva catturarli o farli evolvere. Più Pokémon dello stesso tipo si trovavano, più caramelle si ottenevano. Una volta ottenuto il numero di caramelle sufficiente, si poteva procedere con l’evoluzione. C’erano poi le palestre da conquistare. Gli allenatori più forti potevano sfidare i Pokémon che presidiavano le palestre di ogni città lasciando le loro creature per custodirle. Ad essere rivoluzionario, e in alcuni casi problematico, era il gameplay basato sulla geolocalizzazione. Non era possibile giocare sdraiati sul divano, bisognava alzarsi e cercare fisicamente i Pokémon tra le vie della propria città.
Raid e Pokémon leggendari: come è cambiato Pokémon Go
Secondo i dati ufficiali di Niantic, gli allenatori di Pokémon non hanno chiuso tutti la loro carriera. Sono di meno, certo, ma esistono ancora. L’azienda ha stimato che ogni mese ci sono circa 147 milioni di giocatori ancora attivi sulla piattaforma. Utenti vecchi e nuovi che sono invogliati a giocare grazie agli aggiornamenti inseriti nell’applicazione. Dal 2017 è stata introdotta la modalità Raid. In giorni e fasce orarie ben definite, comunicate dai canali ufficiali del gioco, nelle palestre compaiono Pokémon leggendari che possono essere sfidati dagli allenatori in gruppo o in solitaria. Una volta battuti, questi possono essere catturati da tutti quelli che hanno partecipato alla sfida.
Per questo a volte capita di vedere gli ultimi appassionati di questo gioco radunati in punti specifici delle loro città, mentre dal display dello smartphone lanciano una pokéball dopo l’altra. Oltre ai leggendari sono stati introdotti anche altre tipologie di Pokémon. Molto apprezzati dagli allenatori sono gli Shiny, o Cromatici, normali Pokémon che presentano delle colorazioni differenti da quelle originali. Niantic ha rilasciato anche i Pokémon Ombra, creature possedute da uno spirito malvagio che si possono catturare solo dopo aver battuto le reclute del Team Rocket in eventi speciali.
Il gioco dimenticato dagli youtuber
Uno dei fattori che hanno contribuito al successo di Pokémon Go è stato l’interesse con cui molti youtuber che si occupano di videogiochi si sono buttati su questa applicazione. Ora di quei video è rimasto poco. Anche se ogni tanto il titolo rispunta nei canali che si occupano solo di mostriciattoli tascabili, come Federic95ita o Pokémon Millenium.
Foto di copertina: Niantic | Raikou, Entei e Suicune. Tre dei Pokémon leggendari disponibili nel gioco
Leggi anche:
- Un ragazzo di 16 anni ha vinto 3 milioni di dollari con Fortnite. Non sono più solo videogiochi
- Mercato e videogiochi, su Fifa la Juve si chiamerà Piemonte Calcio. E il web si scatena
- Videogiochi o sport? Quanti sono i fan degli esports in Italia
- Sparatorie di massa in Usa: chi crede ancora che la colpa sia davvero dei videogiochi violenti?
- New York, 29enne accetta la sfida: un anno senza smartphone in cambio di 100 mila dollari
- Fortnite risucchiato da un buco nero. Cosa aspettano milioni di utenti che fissano uno schermo vuoto
- Da un buco nero, è comparso il nuovo mondo di Fortnite. Il “Capitolo 2” del titolo da milioni di utenti