CasaPound, rimossa la scritta dallo storico stabile occupato di via Napoleone III. Raggi: «È solo l’inizio»
Tempo fa era apparso uno striscione in via Napoleone III a Roma che così recita: «Questo è il problema di Roma». Si trova esattamente sopra la scritta CasaPound, sulla facciata esterna dello stabile del movimento di estrema destra.
Ora, però, rimarrà solo lo striscione: la scritta CasaPound è stata rimossa. A toglierla sono stati gli stessi attivisti – in presenza anche del direttore di Primato Nazionale Davide Di Stefano e del direttore editoriale di Altaforte, la casa editrice vicina al movimento, Andrea Antonini – in vista dell’operazione di rimozione prevista domani mattina per lo scadere del tempo concesso dal Campidoglio.
Presente anche la prima cittadina, Virginia Raggi, che ha dichiarato: «È solo l’inizio. Ora va sgomberato l’immobile e deve essere restituito alle famiglie che ne hanno davvero diritto. Va ripristinata la legalità. Fino in fondo». E poi ha aggiunto: «Togliete anche lo striscione».
Il 25 luglio la sindaca aveva fatto una visita a sorpresa agli occupanti e militanti del palazzo nel quartiere Esquilino della Capitale. Insieme alla polizia locale del Campidoglio, Raggi ha consegnato un verbale di notifica che imponeva a CasaPound l’eliminazione della scritta dalla facciata, da lei definita «simbolo della prepotenza».
«Gli occupanti di CasaPound – aveva detto la sindaca – hanno 10 giorni di tempo per rimuovere autonomamente la scritta in marmo affissa sopra all’edificio di via Napoleone III, occupato da fine 2003 dal movimento di estrema destra». E così è stato.
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