«Gli africani fanno troppi figli»: il presidente dello Schalke 04 sotto accusa per commenti razzisti
Clemens Tönnies, presidente dello Schalke 04, è finito sotto accusa per le dichiarazioni razziste pronunciate durante una conferenza sui cambiamenti climatici.
Il presidente del club tedesco, industriale della carne e presidente del consiglio di Sorveglianza della pluripremiata squadra della Bundesliga, ha criticato la scelta dei governi di aumentare gli investimenti per fronteggiare i cambiamenti climatici, suggerendo che lo stesso denaro potrebbe essere utilizzato nel continente africano per finanziare la costruzione di 20 centrali elettriche all’anno.
Ma a generare lo scandalo che potrebbe comportarne le dimissioni e l’interdizione da cariche pubbliche a vita non è stata questa osservazione, bensì il commento circa l’utilità di queste centrali elettriche. Secondo Tönnies, infatti, così facendo «gli africani smetterebbero di abbattere alberi e smetterebbero di fare bambini quando fa buio».
Il patron dello Schalke si è poi scusato per le proprie affermazioni, rimarcando che sia lui, sia la società calcistica che rappresenta, lottano contro il razzismo, contro la discriminazione e l’esclusione sociale. Nonostante le scuse la ministra della Giustizia tedesca, Christine Lambrecht, ha chiesto l’intervento della Federcalcio tedesca (Dfb): «Il razzismo deve essere fortemente e chiaramente contrastato», ha dichiarato la ministra.
E malgrado le scuse ufficiali, la Federcalcio tedesca non sembra intenzionata a transigere sulle parole razziste pronunciate da Tönnies, il cui caso verrà discusso durante la prima riunione del comitato etico della federazione, il prossimo 15 agosto.
Foto copertina: EPA/FRIEDEMANN VOGEL
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