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Corinaldo, Sfera Ebbasta sul video dell’incontro con il ragazzo indagato: «Mi fa schifo»

07 Agosto 2019 - 13:30 Redazione
Uno dei giovani accusati per la strage alla Lanterna Azzurra ha incrociato in un’area di servizio la star della trap dopo la tragedia nella discoteca. Ma Sfera Ebbasta - che da Rimini stava raggiungendo la Lanterna azzurra - non poteva sapere chi fosse quel giovane

«Incontro migliaia di persone ogni giorno che mi chiedono una foto, l’idea di aver incontrato anche uno di quei pezzi di merda mi fa davvero schifo, tanto quanto la disinformazione che viene fatta in questo Paese». Sfera Ebbasta ha commentato così, in una storia sul suo profilo ufficiale Instagram, il video pubblicato da La Gazzetta di Modena dell’incontro casuale avuto con uno dei giovani indagati per la tragedia di Corinaldo, risalente alla sera stessa del concerto alla Lanterna Azzurra. «Hanno provato e proveranno ad infangare il mio nome – scrive ancora il trapper – ma la cosa non mi disturba perché la soddisfazione di sapere che quei mezzi uomini (se così si possono definire) sono stati presi è l’unica cosa importante».

Il video dell’incontro

«Delle bitch di Modena cosa ne pensi, fra’?», chiede un ragazzo a Sfera Ebbasta in un video pubblicato sui social. Un video che potrebbe sembrare quello di un fan che incontra il proprio idolo e cerca di riprenderlo per un selfie ma che in questo caso racchiude in sé qualcosa di più drammatico. «Qui facciamo i soldi mentre voi parlate, parlate», si atteggia Di Puorto, figlio di un prestanome dei casalesi, a favor di camera dopo aver abbandonato l’inferno scatenato alla Lanterna Azzurra. E Gionata Boscetti, in arte Sfera Ebbasta, gioca con il ragazzo per pochi secondi per poi continuare la propria sosta in autogrill, senza sapere chi fosse quel diciannovenne. 

Perché a cercare il video con la star della trap non è un giovane qualunque, ma Ugo Di Puorto, uno dei sei ragazzi arrestati per la strage di Corinaldo, in provincia di Ancona, di ritorno proprio dalla discoteca Lanterna Azzurra dopo aver – secondo l’accusa – scatenato l’inferno spruzzando spray al peperoncino sulla folla  in attesa del concerto di Sfera Ebbasta, causando la morte di 6 persone. La sosta di Sfera Ebbasta ha luogo dopo l’esibizione di Rimini e prima di quella alla Lanterna Azzurra, sul cui palco – proprio a causa della tragedia – non salirà mai. Di Puorto, le cui tracce di Dna sarebbero state ritrovate sui tappi delle bombolette spray al peperoncino usate all’interno della discoteca, oltre a registrare il video lo ha condiviso sui social, come se nulla fosse successo poco prima.

Le intercettazioni dei giovani

Ma l’incontro in autogrill tra il membro della gang e Sfera Ebbasta emerge anche dalle carte delle indagini della procura di Ancona che sta seguendo il caso. Alcuni dei giovani, tra cui proprio Ugo Di Puorto, non sapendo di essere intercettati, definiscono il trapper «pagliaccio» e «affamato» per essersi esibito prima a Rimini, arrivando in ritardo a Corinaldo. E se Di Puorto nel video dell’autogrill si atteggiava a fan del trapper, insieme ai compagni di viaggio e di furti, di Sfera Ebbasta dice: «Io lo schifo proprio come persona. Ci stavo per litigare in autogrill, lo stavo per bussare quel figlio di put****».

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