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Dayton ed El Paso, Trump sui luoghi delle stragi. Proteste degli abitanti: «Infetti ferite aperte»

07 Agosto 2019 - 15:19 Redazione
Trump «ha contribuito a creare quello che abbiamo visto succedere il El Paso sabato», ha detto il texano Beto O'Rourke

«Una visita di Trump infetterebbe una ferita aperta», «No a Trump, al Ku Klux Klan e a un’America razzista», «Siamo stressati, lasciateci riposare, non invitate Trump», recitano i cartelli esibiti dai manifestanti.

Alcuni abitanti di Dayton, Ohio, dove un killer ha ucciso nove persone il 4 agosto, si sono trovati davanti al municipio il 7 agosto, per protestare contro la visita del Presidente Donald Trump.

Il Presidente ha programmato una visita a El Paso – dove un killer ventunenne ha ucciso il 4 agosto 22 persone evocando motivazioni di odio razziale e utilizzando il linguaggio dei suprematisti bianchi – e Dayton, ma l’accoglienza che riceverà rischia di essere fredda, per dirla con un eufemismo.

Lunedì 5 agosto Beto O’Rourke, ex membro del Congresso e originario di El Paso, ha affermato che il Presidente dovrebbe stare alla large della città. «Non c’è posto per lui qui», ha affermato il candidato alle primarie del Partito Democratico per le Presidenziali del 2020: «Ha contribuito a creare quello che abbiamo visto succedere a El Paso sabato».

Veronica Escobar, deputata che è succeduta a O’Rourke come rappresentate di El Paso al Congresso, ha affermato che Trump non è il benvenuto a El Paso.

Il Presidente, nel suo discorso di commemorazione, non ha menzionato esplicitamente il manifesto razzista del killer e ha ribadito che non sono le pistole, ma la follia umana a causare questi massacri.

Dee Margo, il sindaco repubblicano di El Paso, ha detto di essere pronto ad accogliere Trump, ma ha richiesto che il Presidente non evochi temi divisivi. In precedenza, ogni visita di Trump nella città è stata utilizzata per fare campagna elettorale sul tema dell’immigrazione.

Nan Whaley invece, la sindaca di El Paso, ha incoraggiato i cittadini a manifestare, affermando che comunicherà a Trump quanto «poco d’aiuto» sia stato nella lotta contro le armi da fuoco. «La sua retorica è stata dolorosa per molti nella nostra comunità, e penso che i cittadini dovrebbero alzarsi in piedi e dire che non sono contenti che venga, se non sono contenti che venga», ha detto la prima cittadina in riferimento alla visita di Trump.

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