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Caos nel governo. Salvini avverte gli alleati, Di Maio non si pente: «Orgogliosi del No alla Tav»

08 Agosto 2019 - 00:25 Redazione
«Nel rapporto con Conte e Di Maio qualcosa si è rotto. Bisogna fare in fretta per risolvere i problemi», dice Salvini da Sabaudia. Conte annulla a «data da destinarsi» la conferenza stampa prevista per oggi, 8 agosto. Salvini avrebbe chiesto al premier la testa di tre ministri grillini

L’eco del voto sulle mozioni sulla Tav si è sentito fino a tarda sera. L’ultimo a parlare, in ordine di tempo, è Luigi Di Maio che, dopo aver lasciato palazzo Chigi dove ha probabilmente incontrato il premier Giuseppe Conte, affida a Facebook il suo sfogo. «Siamo orgogliosi di aver votato No alla Tav, qualunque sarà la conseguenza», ha scritto di Maio in un post in cui torna a ribadire i valori del M5S come ambiente ed ecologia.

«Qualunque sarà la conseguenza», dice Di Maio. Già, perché Matteo Salvini dal palco di Sabaudia ha fatto un comizio dai contorni di un discorso che annuncia la fine di una relazione. A fare il paragone è lo stesso Salvini: «Come in un matrimonio, se si passa più tempo a insultarsi e a litigare che a fare l’amore, meglio guardarsi in faccia e prendere una decisione da persone adulte». Nessun annuncio concreto, ma una serie di pesanti avvertimenti: «Nel rapporto con Conte e Di Maio qualcosa si è rotto».

Salvini assicura che le prossime ore saranno decisive: «Bisogna fare in fretta a risolvere i problemi perché gli italiani hanno fretta. Domenica sarò in Sicilia, dopo saremo a Roma. Magari per fare qualche chiacchierata, ci siamo capiti… ». L’allusione sarebbe a un possibile incontro al Quirinale, secondo fonti di partito. Intanto Giuseppe Conte ha rinviato a «data da destinarsi» la conferenza stampa prevista per oggi, 8 agosto, dopo un incontro durato circa un’ora con Salvini, definito «lungo, pacato e cordiale». Vertice in cui, secondo indiscrezioni, Salvini gli avrebbe chiesto la testa di tre ministri pentastellati (Tria, Trenta e Toninelli) che non piacciono alla Lega. Anche se il ministro dell’Interno da Sabaudia ha ribadito di non essere interessato ai rimpasti: «Non siamo attaccati alle poltrone. Non vogliamo poltrone in più».

Il premier, poi, non è l’unico a rivedere la propria agenda per i prossimi giorni. Matteo Salvini ha rimandato due comizi previsti per oggi in Abruzzo, quello a Fossacesia Marina alle 10 e quello di San Salvo Marina alle 17. Confermato quello serale a Pescara, previsto per le 21.30. Qualcuno aveva ipotizzato che il rinvio fosse legato a un incontro con Di Maio previsto oggi in giornata. Ma è lo stesso vicepremier leghista a smentire: «No, non vedrò Di Maio».

Foto di copertina: Ansa | Palazzo Chigi, Roma

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