Quattro telefonate tra Brugiatelli e gli americani prima dell’omicidio: cosa si sono detti?
Ci sarebbero state una serie di telefonate – quattro in tutto – tra Sergio Brugiatelli (l’uomo che chiamò il 112 e a cui venne sottratto lo zainetto) e i due americani, prima della morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega a Roma. Lo rivela il Corriere della Sera che cita una nuova nota di servizio allegata agli atti dell’inchiesta e compilata dai carabinieri della stazione Trastevere, ovvero dai militari che avevano raccolto la denuncia di Brugiatelli e che, di fatto, erano intervenuti prima di Cerciello e Varriale.
L’accordo
Quel 25 luglio piazza Mastai, a Roma, è piena di carabinieri, alcuni in divisa, altri in borghese. Due americani cercano della droga, la trovano ma vengono “truffati”.
Così, nel cuore della notte, a Sergio Brugiatelli – che secondo gli inquirenti avrebbe mediato tra il pusher e gli americani – viene sottratto lo zainetto. Il motivo? A Natale Hjorth e Elder Lee poco prima era stata venduta dell’aspirina spacciata per cocaina.
Ed è qui che comincia la trattativa per la restituzione dello zainetto tra Brugiatelli e i due americani. «Sento che c’è qualcuno con te, vieni da solo» dice Natale Hjorth al mediatore dei pusher, in una delle quattro telefonate, riportate dal Messaggero. L’americano, forse, temeva che Brugiatelli potesse presentarsi a quell’appuntamento insieme ad altri.
Gli interrogativi
Come mai i carabinieri hanno dedicato tutta questa attenzione al furto di uno zainetto per fatti legati allo spaccio di droga? O forse ai militari non era stata detta tutta la verità? Come mai Sergio Brugiatelli non è stato subito fermato? Che accordo aveva preso coi due americani che probabilmente all’incontro si presentarono senza zainetto, l’oggetto del contendere?
Le telecamere di videosorveglianza
Nessuna telecamera di videosorveglianza avrebbe ripreso il momento dell’aggressione ai danni di Mario Cerciello Rega, né i momenti precedenti all’omicidio. I legali dei due indagati hanno già formalizzato un’istanza ai magistrati chiedendo di acquisire tutti i video della zona.
Non si capisce, inoltre, come mai Brugiatelli – che sarebbe stato lasciato vicino all’auto di servizio dei carabinieri, esattamente quando Varriale e Cerciello hanno incontrato e poi affrontato i due americani – non sia intervenuto nonostante avesse di fronte la scena dell’accoltellamento del vicebrigadiere.
Leggi anche:
- Carabiniere ucciso, Somma Vesuviana vuole intitolargli una strada
- Caso Cerciello, c’è un secondo carabiniere indagato per la foto del ragazzo bendato
- Carabiniere ucciso, il racconto del parcheggiatore abusivo: «Brugiatelli e i due ragazzi erano strafatti, sembravano amici»
- Delitto Cerciello, 18 interrogativi che attendono ancora risposta
- Perché i due americani non portarono lo zainetto all’incontro? Cerciello era anche senza manette?
- Omicidio Cerciello, l’intervista al padre di Gabriel Natale: «Mio figlio non sapeva del coltello di Elder»
- «Ecco gli eroi del caso Cucchi». I commenti della chat da cui arriva la foto del ragazzo bendato