Lo scambio Icardi-Dybala, pro e contro. Inter e Juve, chi ci guadagnerebbe? L’analisi
Con l’aria che tira, e i malumori diventati più scontati del segreto di Pulcinella, lo scambio converrebbe a entrambi. Ma prima di venirsi incontro per lo swap Dybala-Icardi, Inter e Juventus sono pronte a smuovere il mondo del mercato per evitare di rinforzarsi l’un l’altra con giocatori ai margini dei rispettivi progetti, ma tecnicamente forti e pericolosissimi se vestiti da avversari. E su questo neanche il tifoso più integralista riesce a obiettare con sufficiente grado di certezza.
Cassa ridens
Lo scambio, si diceva, sarebbe l’optimum per i club alla voce plusvalenze. Dybala figura a bilancio per circa 17 milioni di euro, Mauro Icardi addirittura per 2,5. I conti sono presto fatti: finanziariamente le rispettive cessioni a una quota di mercato obiettiva intorno agli 80 milioni di euro farebbero passare al commercialista di fiducia uno dei giorni più belli della sua vita lavorativa.
Dybala interista: pro e contro
Lato economico. E tattico. Un Dybala interista intriga Conte e il popolo della Milano nerazzurra. Con pro e contro di partenza. Magari da sfatare. Il campo parlerà col senno del poi, i punti di partenza (dubbi e speranze) sono grosso modo i seguenti.
I pro di Dybala interista:
- L’eventuale maglia nerazzurra permetterebbe alla Joya di recuperare la vetrina che nella Juve ha ormai perso, restando in una Serie A più competitiva e comunque fascinosa rispetto a una Ligue 1 (ipotesi Psg) troppo lontana dai focus del calcio di prima fascia;
- a Milano Paulo potrebbe riprendersi la leadership che a Torino Ronaldo gli ha inesorabilmente tolto. Per la Joya potrebbe essere il rilancio definitivo come unico calciatore brevilineo in un attacco per ora costruito sulla sola potenza fisica;
- la presenza di Lautaro Martinez, che ha guadagnato consensi anche in patria, potrebbe affinare una conoscenza tattica reciproca tale da consentire a Dybala di sfruttare l’effetto traino anche nella Seleccion.
Di ‘contro’ al Dybala interista ce ne sono pochi, se non il doversi adattare al ruolo di seconda punta nel 3-5-2 contiano, che richiede sacrifici anche in fase di pressione sul non possesso palla. Pure agli attaccanti. Che, con l’arrivo di Dzeko, diventerebbero quattro, tutti di spessore. Il posto soprattutto con Conte, non è garantito.
Icardi juventino: gli scenari
E ora Mauro Icardi, che incrocia il suo destino, come accaduto in Nazionale, con quello di Gonzalo Higuain. L’eventuale approdo di Maurito alla Juve avrebbe innegabili vantaggi numerici. In particolare:
- La Juve potrebbe godere del vero 9 di cui negli ultimi anni non ha beneficiato, tra un Higuain singhiozzante (in Europa principalmente) e un Mandzukic sfruttato soprattutto da esterno. I 122 gol in Serie A di Icardi sarebbero la benzina più raffinata per aumentare i giri dei pluricampioni d’Italia. Il due volte capocannoniere del campionato è uno che non fa prigionieri;
- anche tatticamente, nelle idee di Sarri, Icardi sarebbe il terminale perfetto nel 4-3-3 di partenza. L’uomo degli ultimi metri, l’Higuain che l’allenatore bianconero ha sfruttato a Napoli (con il famoso record delle 36 reti in Serie A).
Tutto molto bello, ma i numeri vanno adeguati al sistema. All’Inter Icardi aveva una squadra a supporto, che lavorava esclusivamente per lui. Alla Juve, eventualmente, non sarà così. Il pilastro è Cristiano Ronaldo, dogma inattaccabile. E, storia certifica, negli anni l’unico vero 9 gradito a Cr7 è stato Benzema, che ha dovuto sacrificare il suo istinto sotto porta per sfiancarsi e mettersi al servizio del podestà portoghese. Icardi sarebbe disposto a farlo?
Foto di copertina Ansa