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Crisi di governo, Salvini e il tormentone dell’alleanza Pd-M5s. Lo scontro sulla data delle elezioni

09 Agosto 2019 - 23:50 Redazione
Salvini ha convocato i suoi per lunedì 12 agosto, ma per il M5S bisogna prima approvare il taglio del numero dei parlamentari

«Incredibile», «inaccettabile», «una presa in giro». Salvini va avanti così per tutta la giornata di oggi, 9 agosto, con il tormentone: «Sento voci in giro di un accordo tra Pd e M5S». Questa volta però i grillini non ingoiano i rospo, ormai non c’è nessun governo da salvare, definiscono l’ormai ex alleato «giullare», uno «fuori giri».

Ma Salvini continua lo scontro. Ormai è in campagna elettorale, una corsa che spera sia il più breve possibile perché non vede l’ora che sia il giorno delle elezioni per «capitalizzare il consenso della Lega» per dirla con le parole di Giuseppe Conte.

Non a caso il secondo tormentone di Salvini della giornata è «i parlamentari alzino il culo e vengano a lavorare». Il leader leghista pressa, convoca i suoi per lunedì 12 agosto alle 18, due ore dopo la convocazione dei capigruppo al Senato. Devono essere pronti a votare la mozione di sfiducia a Conte, appena depositata dalla Lega.

Solo dopo la riunione dei capigruppo, infatti, si potrà calendarizzare il voto di sfiducia e di conseguenza quello delle elezioni. Ma il Pd avverte: prima votiamo la sfiducia a Salvini, poi quella a Conte. E il M5S non molla: prima votiamo la riforma del taglio del numero dei parlamentari. Norma, quest’ultima, che farebbe slittare il voto di almeno sei mesi. L’incubo di Matteo Salvini. E allora, il leghista minaccia: «Così sarà impossibile evitare un aumento dell’Iva».

Ma anche questo tema si trasforma in uno scontro tra Salvini e…chi? Visto che ancora non sono noti gli altri candidati premier. Intanto la campagna elettorale continua: domani il secondo atto.

Ecco la diretta della giornata politica di oggi, 9 agosto:

22.30 Fitch lascia invariato rating dell’Italia a BBB, outlook resta negativo

22.15 Durante il comizio a Polignano a Mare, Salvini ha ripetuto quanto detto già agli scorsi comizi: « I parlamentari alzino il culo e vengano a lavorare» e «accordi Pd-M5S sarebbero una vergogna nazionale».

20.52 Il premier Giuseppe Conte ha scritto ai presidenti del Parlamento per dare la propria disponibilità a rendere le proprie comunicazioni alle Camere.

20.00 C’è stata una riunione tra i vertici del M5S: Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e Davide Casaleggio. Al centro del vertice il futuro del Movimento e i problemi del Paese. «Andiamo al voto tagliando 345 poltrone. Completiamo l’opera. Tagliamo il prima possibile quelle poltrone, anche prima delle discussioni in Parlamento sulle mozioni di sfiducia a Conte. Ci manca un voto e taglieremo 345 stipendi, 345 poltrone e gli italiani avranno un Paese che spreca di meno e investe di più, visto che si risparmieranno 500 milioni di euro da investire in strade, scuole e abbassamento delle tasse», hanno fatto sapere in una nota.

19.58 La conferenza dei capigruppo della Camera è stata convocata per martedì 13 alle ore 12.

19.25 «Sfiduciare Conte? Prima votiamo la mozione di sfiducia contro Salvini». Fonti del Pd fanno sapere che il capogruppo dem, Andrea Marcucci chiederà in conferenza di capigruppo al Senato, la calendarizzazione della mozione di sfiducia contro Salvini presentata dal Pd, prima di quella presentata dalla Lega contro il premier Giuseppe Conte.

18.33 Sempre lunedì 12 agosto (giorno in cui Casellati ha convocato i capigruppo e in cui la Lega ha convocato i suoi a Roma) ci sarà anche l’assemblea congiunta dei parlamentari del M5S. Assemblea prevista alle 10.30.

18.00 «Prima si vota per un nuovo governo, prima si potrà lavorare alla manovra economica. Se qualcuno la tira per le lunghe avrà sulla coscienza un eventuale aumento dell’Iva», dichiarano in una nota i capigruppo della Lega Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari. Per il M5S è un ammissione di responsabilità: «i leghisti ammettono che con la caduta del governo decisa da Salvini aumenterà l’Iva».

17.10 Caselaggio: «Salvini gioca d’azzardo con la vita degli italiani. Prima taglio parlamentari, poi voto».

16.16 Salvini ha convocato lunedì 12 agosto a Roma tutti i parlamentari della Lega. La convocazione è alle 18, cioè due ore più tardi la conferenza dei capigruppo al Senato. L’intenzione è accelerare il più possibile il voto della mozione di sfiducia a Conte.

«Saremo a Roma lunedì, martedì e tutto il tempo necessario anche a Ferragosto, se serve. Speriamo che nessuno la butti più avanti perché anche i famosi mercati hanno bisogno di tempi certi. E quindi se si perdono 10-15 giorni senza un governo legittimato è un problema», ha detto Salvini.

15.30 Il M5S attacca duramente Salvini con un post su Facebook: «Salvini sta andando fuori giri: prima fa cadere il governo inventando supercazzole, poi vaneggia di un inciucio tra il Movimento 5 Stelle e il Pd. Parliamoci chiaro: qui chi è andato a braccetto con Renzi, Zingaretti, Gentiloni e compagnia cantando è proprio la Lega!».

15.06 Giorgia Meloni esclude la possibilità di allearsi alla Lega dopo il voto come invece ha lasciato supporre Matteo Salvini: «Noi le alleanze le facciamo prima del voto e non dopo, perché vogliamo essere chiari, siamo la forza più coerente, siamo concreti e affidabili».

15.00 Il M5S sta valutando raccolta firme per convocare la Camera prima che venga votata la mozione di sfiducia al governo e approvare in via definitiva il taglio dei parlamentari.

14.36 Le borse europee proseguono in rosso dopo un’apertura già in negativo: lo spread si attesta a 237 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,78%. Piazza Affari indossa la maglia nera: -2,52%.

13.45 La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha convocato la conferenza dei capigruppo per lunedì 12 agosto alle ore 16 per fissare la data di discussione della mozione di sfiducia al premier presentata dalla Lega.

13.21 Su Facebook, Luigi Di Maio continua fare pressing su Matteo Salvini per il taglio dei parlamentari. «Nessun problema ad andare al voto. Anzi, dopo quel che è successo ci corriamo alle urne – scrive Di Maio in un post – prima però tagliamo 345 poltrone e risparmiamo mezzo miliardo di euro. Sono 300 mila euro al giorno in meno».

Con l’ormai ex alleato di governo ormai è guerra aperta: «Salvini, non è così difficile! Vinci la paura, supera le pressioni di Berlusconi e dei tuoi alleati. Fai un atto di coraggio, se il coraggio di cambiare ce l’hai veramente. E poi decideranno gli italiani con il loro voto. Viva il cambiamento. Quello vero».

13.05 La Lega ha depositato in Senato la mozione di sfiducia al premier, Giuseppe Conte, a prima firma del capogruppo Massimiliano Romeo.

«Il Presidente del Consiglio non era presente in aula – scrive la Lega nella mozione di sfiducia a Conte – nel momento delle votazioni sulle mozioni sulla Tav per ribadire l’indirizzo favorevole alla realizzazione dell’opera che egli stesso aveva dichiarato pochi giorni prima nell’altro ramo del Parlamento e si è verificata la situazione paradossale che ha visto due membri del governo presenti esprimere due pareri contrastanti».

«Le stesse divergenze si sono registrate su altri temi prioritari dell’agenda di governo quali la giustizia, l’autonomia e le misure della prossima manovra», continua il Carroccio.

13.00 Per quanto riguarda le possibili dimissioni di Salvini da ministro dell’Interno in vista di una sua corsa da premier, il leader leghista al momento temporeggia: « Una cosa alla volta. Intanto assicuriamoci di andare a votare, che sento un’aria strana in giro…».

12.55 Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte è appena arrivato a palazzo Chigi, un minuto dopo la fine del comizio di Matteo Salvini.

Matteo Salvini a Termoli

12.59 «Sento toni simili tra Pd e Di Maio, sarebbe incredibile che ci fosse un governo così. La cosa più trasparente e dignitosa è andare al voto prima possibile. Un governo Renzi-Di Maio sarebbe inaccettabile per la democrazia», ha detto Salvini da Termoli.

12.50 Il vicepremier è andato a Termoli (Campobasso) dove ad attenderlo c’erano decine di persone: «Salvini, Salvini, Salvini! Sei grande! Meglio solo che male accompagnato!» esclama qualcuno.

Poi inizia la breve conferenza stampa coi cronisti. «La nostra è stata una scelta di coerenza e coraggio, nessun altro partito avrebbe rinunciato a 7 ministeri. C’erano troppi litigi, più no che sì. Ora la cosa più utile e trasparente da fare è andare a votare il prima possibile», ha detto Matteo Salvini.

Da lunedì tutti i parlamentari della Lega saranno a Roma: «I parlamentari alzano il cu*o e lavorano pure a ferragosto». Infine, parlando dell’alleanza coi 5 Stelle, ha concluso: «Come in tutte le coppie, è meglio salutarsi con rispetto visto che stavamo perdendo troppo tempo a litigare» ha concluso.

11.16 La Lega apre ufficialmente la crisi di governo presentando in Senato una mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte. «Troppi no, da ultimo il clamoroso e incredibile no alla Tav, fanno male all’Italia che, invece, ha bisogno di tornare a crescere e quindi di andare a votare in fretta. Chi perde tempo danneggia il Paese e pensa solo alla poltrona», ha affermato il partito guidato da Matteo Salvini.

Salvini tuona: «No inciuci»

«Chi perde tempo vuole solo salvare la poltrona. Per qualcuno prima la poltrona, per noi prima gli italiani. No inciuci! No governi tecnici! No giochini di palazzo! L’Italia dei sì non aspetta, la parola subito al popolo!» aveva scritto poco prima Matteo Salvini su Twitter.

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