Crisi di governo, Giorgetti lancia l’allarme: «Conte non si dimetterà, vuole la rottura traumatica in Aula»
Che per Salvini e la Lega non sarà una passeggiata di salute lo si era già cominciato a capire nelle ultime 24 ore. Al Senato, il 19, il 20 o il 21 agosto (a deciderlo sarà lunedì prossimo la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama) andrà in scena una vera e propria resa dei conti tra i due ormai ex alleati di governo.
A darlo per scontato, con toni preoccupati, è colui che fino a pochi giorni fa ha lavorato gomito a gomito con il premier, ma che è anche di fatto il numero due di Salvini, Giancarlo Giorgetti. «Mi sembra di aver capito che Conte non si voglia dimettere, ma voglia andare a una conta in Aula – ha detto il sottosegretario alla presidenza in un’intervista alla Tgr – e questa è una rottura traumatica. A questo punto una separazione consensuale sarebbe stata la cosa più ragionevole».
Lo showdown può essere pericoloso per la strategia della Lega, che non ha i numeri per sfiduciare il premier se l’opposizione deciderà di abbandonare l’Aula, o addirittura di astenersi per far esplodere le contraddizioni nella ex maggioranza.
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