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Salvini parte per il beach tour? Le “balconiadi” si spostano al mare

10 Agosto 2019 - 19:50 Redazione
Prosegue la campagna elettorale del leader leghista nel Sud Italia, dove però viene accolto anche da striscioni di contestazione

Comizio che vai, striscione che trovi. Tra la Basilicata e la Calabria, regioni protagoniste del tour estivo leghista di campagna elettorale in piena crisi di governo, sono comparsi diversi striscioni di contestazione contro il leader della Lega Matteo Salvini.

L’esponente del Carroccio è stato contestato a Policoro, in Basilicata. Ad “accoglierlo” un gruppo di manifestanti che intonava Bella Ciao e che ha gettato, in segno di protesta, dell’acqua sul volto di Salvini. Ma a dare il “benvenuto” a Salvini son tornati anche gli striscioni di contestazione, sulla scia di quelli delle “balconiadi” di Milano della primavera scorsa.

Ed è così che sugli stendardi esposti appaiono le scritte che rimandano ai trascorsi e agli scandali del Carroccio, dalle parole riservate al Sud ai tempi della Lega Nord, sino allo scandalo dei fondi russi: «Salvini beach party – ingresso: 5 rubli», «Il Sud non dimentica» e «Salvini parla, L’Iva aumenta».

L’incandescente tappa di Soverato

Cancellata invece per motivi logistici non meglio specificati la tappa di Amantea, in provincia di Cosenza. Intanto anche a Soverato sono apparse scritte e striscioni di contestazione contro Salvini: «Soverato non si Lega». E da alcuni balconi han fatto capolino alcune scritte: «L’Umanità al Potere. Mai con Salvini», «Porti aperti», «I 49 milioni vanno bene anche in rubli» e anche «Non puzzo più?», firmato: «Una terrona».

Ma la protesta è andata avanti pacificamente anche sul lido di Soverato, dove alcuni ragazzi han portato in spiaggia lo striscione: «Salvini vattene! Non siamo al Papeete beach!».

Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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