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Al via l’Eid al-Adha, la festa del sacrificio delle comunità musulmane – Le immagini

11 Agosto 2019 - 15:20 Redazione
Le celebrazioni di quest’anno dureranno fino alla sera del 15 agosto

Le comunità musulmane di tutto il mondo si riuniscono oggi, 11 agosto, per iniziare le celebrazioni dell’Eid al-Adha, la Festa del Sacrificio. I festeggiamenti, che dureranno fino al 15 agosto, nascono per ricordare un brano presente sia nel Corano che nella Bibbia.

EPA/KHALED ELFIQI

Il riferimento all’episodio di Abramo

L’episodio celebrato è quello che si riferisce a Dio che mette alla prova Abramo chiedendogli di sacrificare il figlio Ismaele come prova di fede nei suoi confronti. Il sacrificio, secondo le scritture, venne bloccato dall’angelo come segno di riconoscenza per l’ubbidienza di Abramo, accettando come sacrificio quello di un montone.

Come viene celebrato l’Eid al-Adha

Ed è così che annualmente, secondo il calendario lunare, i musulmani sacrificano un montone (o una pecora o  una mucca o, ancora, un cammello) sgozzandolo con un rituale ben definito. La carne dell’animale viene poi suddivisa in tre parti uguali.

EPA/ANDRE PAIN

La prima porzione è destinata alla famiglia e viene consumata subito, la seconda resta sempre alla famiglia, ma viene consumata in seguito, mentre la terza parte viene destinata ai poveri.

Le celebrazioni del 2019 a Mina, in Arabia Saudita

Sono circa 2,5 milioni i pellegrini che stanno celebrano la Festa del Sacrificio a Mina, in Arabia Saudita, a 5 chilometri dalla Mecca, città santa per l’Islam. Sia le donne sia gli uomini, come da tradizione, sono soliti tagliarsi i capelli, come gesto di rinascita per il corpo e per lo spirito.

EPA/ADI WEDA

I festeggiamenti dell’Eid al-Adha a Mina hanno preso il via con la tradizionale “lapidazione del diavolo”, che consiste nel lancio di sassi verso una colonna che rappresenta simbolicamente il male, per allontanarlo.

EPA/MOHAMMED SABER

Dopo il rito si procederà alla distribuzione della carne ai poveri o a coloro che non hanno sufficienti finanze per potersi permettere il sacrificio. Il gesto ha l’obiettivo di rafforzare i rapporti di pace tra i credenti. 

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