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G8 Genova, arrestato in Francia l’ultimo latitante Vincenzo Vecchi: si faceva chiamare «Vincent Papale»

11 Agosto 2019 - 10:23 David Puente
Arrestato l'ultimo condannato per i fatti di Genova. In Francia si faceva chiamare Vincent Papale

Vincenzo Vecchi, noto esponente dell’area anarco-autonoma milanese, era stato condannato con sentenza definitiva nel 2012 a 11 anni e 6 mesi di reclusione per le violenze durante le manifestazioni del 2001 a Genova in concomitanza del G8. Latitante all’estero e a seguito del mandato d’arresto europeo, il 9 agosto 2019 le autorità francesi hanno convalidato l’arresto e la detenzione presso il carcere di Rennes.

Vecchi è l’ultimo condannato per i fatti del G8 di Genova ancora irreperibile. Nel 2017 era stato arrestato in Svizzera il latitante Luca Finotti, colpevole di analoghi reati durante lo stesso processo.

Le azioni di Vecchi durante il G8

Durante le giornate del 20 e del 21 luglio 2001 a Genova, in concorso con altri manifestanti, Vincenzo Vecchi – oggi quarantenne – aveva danneggiato, distrutto e incendiato svariati beni mobili e immobili tra i quali alcuni istituti di credito, autovetture e un supermercato successivamente saccheggiato.

Una foto di scena del docufilm ‘Black Block ‘. ANSA/US LA BIENNALE

Vecchi, inoltre, si era contrapposto con violenza alle Forze dell’Ordine, incitando gli altri manifestanti a fare altrettanto lanciando bottiglie, sassi e molotov.

Una foto di scena del docufilm ‘Black Block ‘. ANSA/US LA BIENNALE

Il latitante, inoltre, è stato condannato per aver partecipato alle violenze avvenute in Corso Buenos Aires a Milano nel marzo del 2006.

Come è avvenuta la cattura

L’azione investigativa delle Forze dell’Ordine italiane si era intensificata grazie alle intercettazioni di varia natura concesse dalla Procura Generale di Genova, ottenendo numerosi elementi che riconducevano la latitanza di Vecchi in Francia.

Grazie alle intercettazioni le autorità avevano appreso di un incontro tra la ex compagna di Vecchi e la figlia minore in una località della Savoia, in Francia. Al termine del soggiorno le donne avevano fatto rientro a Milano, mentre Vecchi era tornato in Bretagna dove conduceva una vita sotto falsa identità facendosi chiamare «Vincent Papale».

Gli investigatori del Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno e della Digos di Milano, a seguito di questi elementi raccolti, erano riusciti ad acquisire ulteriori indizi finalizzati alla localizzazione del latitante. Informata la Polizia francese, quest’ultima ha tratto in arresto Vincenzo Vecchi l’otto agosto 2019 a Saint Gravé dans le Morbhian, un piccolo borgo nella regione della Bretagna. L’arresto è poi stato convalidato il giorno successivo.

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