Renzi, rottura aperta con la leadership Pd: «Siano i parlamentari a decidere sulla mia proposta»
Con un nuovo post su Facebook Matteo Renzi torna sulla sua proposta di governo istituzionale per mettere in sicurezza la manovra, scongiurare l’aumento dell’Iva e celebrare il referendum sul taglio dei parlamentari prima di sciogliere la legislatura, respingendo il diktat di Salvini.
Come si sa, il segretario del Pd Zingaretti ha respinto la proposta, bollandola da ‘accordicchio” con quel M5s che Renzi bollava con parole di fuoco fino a pochi giorni fa, e indicando la strada maestra del voto. Spaccatura netta, con l’area renziana schierata con l’ex premier e la nuova leadership allineata col segretario.
Tornando sulla sua idea, Renzi ha scritto: «Mi sono rivolto a tutti, anche a chi in questi anni mi ha insultato, offeso, diffamato. Ed è comprensibile che alcuni amici siano spiazzati, scettici, dubbiosi. Ma si fa politica con i sentimenti, non con i risentimenti. La vittoria di Salvini rischia di buttarci fuori dall’Europa e l’arroganza con la quale egli pretende di stabilire persino le date del voto lascia straniti. Vuole pieni poteri per far che? Per portarci via dall’Euro? Per cacciare chi ha il colore della pelle diverso? Per educare all’odio i nostri figli? Ho fatto una proposta seria. È una proposta che mi costa molto dal punto di vista umano ma che è la strada giusta dal punto di vista politico».
E poi il passaggio più importante: «Adesso tocca a ciascun parlamentare decidere». Insomma, Renzi vuole sottrarre la decisione al partito e affidarla ai gruppi parlamentari, in cui i renziani sono la maggioranza. Certo il resto del partito non starà a guardare: dopodomani è fissata la riunione dei senatori pd. E sarà già battaglia decisiva.
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