Il comitato olimpico Usa vuole sanzionare due atleti per i gesti di protesta contro Trump
A poche settimane dal rifiuto della nazionale femminile di calcio di presenziare alla Casa Bianca dopo aver vinto l’oro ai Mondiali 2019, alcuni atleti dello sport americano si schierano apertamente contro il presidente Donald Trump. E per questo rischiano una punizione dal comitato olimpico statunitense.
La protesta di Gwen Berry
Durante i Giochi Panamericani a Lima, in Perù, la medaglia d’oro nel lancio del peso Gwen Berry, durante l’inno, ha alzato il pugno in segno di protesta per i diritti civili dei neri, come Tommie Smith e John Carlos alle Olimpiadi del 1968 a Città del Messico.
L’atleta afroamericana ha successivamente ribadito ai microfoni di Usa Today l’amore e l’orgoglio nel rappresentare gli Stati Uniti nelle competizioni internazionali. «Ma il Paese che stiamo rappresentando – ha aggiunto la Berry – è caratterizzato da ingiustizie estreme».
U.S. hammer thrower Gwen Berry raises her fist at the end of the national anthem at the Pan Am Games today. (h/t @sergeta) pic.twitter.com/gnBCEEDN1m
— Nick Zaccardi (@nzaccardi) August 11, 2019
La protesta di Race Imboden
Il giorno seguente, lo schermidore statunitense Race Imboden si è inginocchiato mentre si trovava sul gradino più alto del podio, mentre risuonavano le note dell’inno The Star-Spangled Banner.
‘We must call for change’
— CBC Olympics (@CBCOlympics) August 10, 2019
Team USA fencer Race Imboden took a knee as a form of silent protest during the team foil medal ceremony 2019 Pan American Games. pic.twitter.com/Ft7XYZtPxV
Un gesto che ricorda la protesta del giocatore di football americano Colin Kaepernick che, inginocchiandosi durante l’inno americano, reclamava maggiore rispetto per gli afroamericani e denunciava l’abuso di potere delle forze di polizia statunitensi.
Il messaggio di Race Imboden
Imboden, dopo la vittoria, è intervenuto su Twitter per spiegare il suo gesto. «Sono onorato di rappresentare gli Usa ai Giochi Panamericani – ha scritto lo schermidore su Twitter -. Il mio orgoglio, però, è stato minato dai limiti del Paese che ho così a cuore. Razzismo, mancanza di leggi che limitino la vendita e l’uso delle armi, maltrattamenti dei migranti: è un segnale contro il nostro presidente (Trump, ndr) che diffonde odio».
and a president who spreads hate are at the top of a long list.
— Race Imboden (@Race_Imboden) August 10, 2019
I chose to sacrifie my moment today at the top of the podium to call attention to issues that I believe need to be addressed. I encourage others to please use your platforms for empowerment and change.
«Ho deciso di sacrificare il mio momento di gioia sul podio per dare attenzione a problemi che reputo necessitino maggiore attenzione sociale. Invito tutti gli atleti a usare il podio per acquisire consapevolezza e per diffondere il cambiamento», ha chiosato Imboden.
Il comitato olimpico Usa pensa a sanzioni contro i due atleti
I due atleti, a causa delle loro proteste, rischiano ora delle sanzioni da parte del comitato olimpico e paralimpico degli Stati Uniti. Secondo Mark Jones, portavoce del comitato dell’USOPC: «Ogni atleta che ha partecipato ai Giochi Panamericani del 2019 si è impegnato a rispettare i requisiti di idoneità, inclusa l’astensione da manifestazioni di natura politica».
Jones ha puntualizzato che il comitato rispetta i diritti degli atleti di esprimere i propri punti di vista, «ma siamo delusi dal fatto che abbiano scelto di non onorare il loro impegno».
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