Neymar, week end decisivo: faccia a faccia Psg-Barcellona. Il Real gioca d’attesa
Giovedì, riunione E.C.A., Liverpool. Si incontrano i vertici delle grandi del calcio. Una due-giorni istituzionale e di mercato, con Neymar oggetto del dibattito a tre Psg-Barcellona-Real Madrid. In palio una montagna di soldi, sponsor e questioni di immagine. Nei giochi incrociati ci si trova di fronte a un cubo di Rubik. Il Psg, per motivi politici e vecchie remore, preferirebbe non sedersi al tavolo col Barcellona. Al Khelaifi vorrebbe spingere Neymar, scaricato dalla piazza e buttato virtualmente fuori dagli official stores parigini, a Madrid; anche perché il Real, a differenza del Barça, pagherebbe una buona parte dell’operazione cash e subito. Ma non è semplice, anche perché proprio i parigini stanno chiedendo anche giocatori che per i merengues sono incedibili: Casemiro (intoccabile per Zidane) e il giovanissimo Vinicius (pupillo di Florentino, nonostante la mancata, finora, esplosione).
La preferenza di Neymar
A dispetto dei desiderata del Psg, Neymar vuole in prima istanza il Barcellona. Che, come detto, non è mister simpatia per il Psg, ma la questione è troppo grossa per non mettere da parte le frizioni. Allo stato Coutinho, Semedo e 80 milioni di euro non bastano ai francesi, irrigiditi soprattutto dal fatto che i catalani hanno prospettato di versare il contante solo a partire dalla prossima stagione. A Liverpool Bartomeu e Al Khelaifi saranno cara a cara per sciogliere il nodo. Delle due l’una: nel week end sarà o Barcellona, o Real. Terze vie non ce ne sono.
Un euro al secondo
Fenomeno da campo, con qualche infortunio recente di troppo, ma anche nei numeri. Neymar, che guadagna al Psg quasi un euro al secondo (0,90 circa) è una autentica industria. A un solo anno dall’investimento, a titolo esemplificativo, il Psg ha visto aumentare del 78% il suo dato marketing. Solo nelle prime 24 ore da calciatore dei francesi furono vendute maglie numero 10 per 10 milioni di euro. A fine stagione la metà di quelle vendute in totale portavano il nome del brasiliano. Giusto così, per rendere l’idea di un trasferimento che, in una direzione o nell’altra, sarà storico. E con vagonate di sponsorizzazioni e licenze trainate dalla motrice O’Ney. Una macchina da gol. E di soldi.
Foto di copertina Neymar – Ansa