Open Arms, evacuati nella notte i due gemellini a bordo – Il video
Sono quasi le 23 e un quarto quando, la notte del 13 agosto, la Guardia Costiera italiana porta a termine l’evacuazione a Lampedusa di due gemellini e dei loro genitori, che da 13 giorni sono a bordo della Open Arms. Uno dei due bambini aveva difficoltà respiratorie e il Viminale ha infine autorizzato l’intervento d’emergenza, dopo il fallimentare tentativo di soccorso via elicottero da parte della Guardia Costiera maltese a causa del maltempo.
🔴#UPDATE
— Open Arms (@openarms_fund) August 13, 2019
Acaba de terminar con éxito la evacuación del bebé y su familia hacia Lampedusa por mar, después de un intento fallido de evacuación en helicóptero por parte del cuerpo de guardacostas malteses.#PuertoSeguroYa https://t.co/00OpczXuva
Nonostante l’autorizzazione – arrivata in extremis alle 21:30 passate – il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha confermato la linea dei “porti chiusi” per il resto dell’equipaggio. Attualmente a bordo restano 156 persone, soccorse in mare in due interventi di salvataggio dall’Ong spagnola.
Il giudizio del tribunale dei minori di Palermo
Nel ricorso presentato al Tribunale per i minori di Palermo, la Open Arms richiedeva lo sbarco immediato per i 32 minori a bordo della nave e la nomina di un tutore per i 28 non accompagnati. Secondo quanto riferito dalla Ong, il Tribunale ha sottolineato che i diritti dei minori a bordo di essere accolti in strutture idonee, di avere nominato un tutore e di ottenere il permesso di soggiorno, vengono «evidentemente elusi».
Parole pronunciate a seguito della descrizione da parte del medico di bordo della «condizione di disagio fisico e psichico» dei minori sulla nave. Il medico ha riferito della presenza di ragazzi e bambini «con ustioni, difficoltà di deambulazione, con traumi psichici gravissimi in conseguenza alle terribili violenze subite presso i campi di detenzione libici».
Lo stesso Tribunale, sempre secondo la Ong, parla di un vero e proprio «respingimento», e chiede «chiarimenti ai ministri» rispetto ad una situazione giudicata illegittima. In una nota, le autorità giudiziarie ricordano che «come è ben noto le Convenzioni internazionali a cui l’Italia aderisce […] impongono il divieto di respingimento alla frontiera o di espulsione dei minori stranieri non accompagnati, riconoscendo loro, invece il diritto ad essere accolti in strutture idonee, nonché di aver nominato un tutore e di ottenere il permesso di soggiorno».
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