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Salvini a La Spezia accolto da fischi e sit-in: «Mi contestano, sono maleducati. Il Tar difenda i confini»

14 Agosto 2019 - 22:12 Redazione
Stesso copione di Soverato. La contestazione copre la voce del vicpremier durante un suo comizio. Una contestazione che non si ferma neanche un minuto

«Compagno compagno, tu lavori e io magno». Solo a guardare la diretta Facebook di Matteo Salvini dal palco di La Spezia si percepisce la tensione che c’è in serata. Il ministro dell’Interno che lancia gli slogan più forti degli ultimi mesi: «No immigrazione», «No legge Fornero» o ancora «Flat Tax al 15%». Intanto, dal pubblico, un gruppo di contestatori che fischia e urla.

Il copione è lo stesso di Soverato. La contestazione non si ferma neanche per un momento. Il vicepremier minimizza: «Sento un ronzio» e ancora «Se i nostri avversari sono ridotti a cantare “Fascisti carogne, tornate nelle fogne”, allora abbiamo già vinto. Questa è maleducazione, per fortuna abbiamo approvato una legge per introdurre l’educazione civica nelle scuole. Fosse per me introdurrei anche i sei mesi di servizio militare, servizio civile e primo soccorso».

Salvini non dimentica di toccare anche il caso Open Arms, la nave della Ong spagnola ferma nelle acque maltesi. Attacca Richard Gere, l’attore che è salito sulla nave per offrire solidarietà ai migranti: «Se è davvero generoso li porti sul suo aereo privato e li ospiti nella sua villa» e poi «Finché sarò ministro non autorizzerò mezzo sbarco, farò di tutto perché Renzi e la Boschi non governino più in questo Paese».

Oltre all’attore hollywoodiano, diventa oggetto delle sue critiche anche il giudice del Tar del Lazio che ha deciso per la «sospensione del divieto di ingresso in acque territoriali italiane» in modo da poter soccorrere le persone a bordo. Ecco le parole con cui il ministro dell’Interno ha commentato questa decisione: «Caro il mio giudice, lo stipendio te lo pagano gli italiani e devi difendere i confini italiani».

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