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Salvini furioso contro Open Arms (e Tar): «Non entra». E minaccia: «Patto Grillo-Renzi riapre i porti» – Il video

14 Agosto 2019 - 18:19 Angela Gennaro
La nave della ong spagnola ha annunciato che si sta dirigendo verso il porto sicuro più vicino: il divieto di ingresso per l'imbarcazione è stato annullato dal Tar

La crisi di Ferragosto non è solo governativa: ha i connotati, ancora una volta, di una nave ong al limite delle acque territoriali italiane, carica di 147 persone soccorse nel Mediterraneo centrale, a bordo da 13 giorni. E ora autorizzata a entrare, nonostante Matteo Salvini, da un Tribunale Amministrativo.

La nave della ong spagnola Open Arms ha infatti annunciato che si sta dirigendo verso il porto sicuro più vicino, giacché il divieto di ingresso per l’imbarcazione – firmato il 2 agosto stesso da Matteo Salvini e, ai sensi del decreto sicurezza bis, dai ministri Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta – è stato appena sospeso dal Tribunale amministrativo laziale in seguito al ricorso della ong spagnola.

Immediata la contromossa del Viminale, che fa sapere di contestare la decisione del Tar e che «proporrà ricorso urgente al Consiglio di Stato». Non solo. Salvini si dice «pronto a firmare un nuovo provvedimento di divieto ingresso nelle acque territoriali italiane: la motivazione è che ai fatti citati nel provvedimento sub judice se ne sono aggiunti altri», dicono dal Viminale. «Per giorni, Open Arms si è infatti trattenuta in acque sar libiche e maltesi, ha anticipato altre operazioni di soccorso e ha fatto sistematica raccolta di persone con l’obiettivo politico di portarle in Italia».

Matteo Salvini aveva già parlato in diretta Facebook da Recco, Genova, commentando la decisione del Tar. «Pensate in che paese strano viviamo dove un avvocato (sic!) del tribunale amministrativo del Lazio vuole dare il permesso a sbarcare in Italia a una nave straniera carica di stranieri», dice Salvini nel comizio dopo aver partecipato alle commemorazioni per l’anniversario del crollo del Ponte Morandi a Genova.

«Nelle prossime ore firmerò di nuovo il mio no, assicura. Non sarò complice dei trafficanti. C’è un disegno per tornare indietro e trasformare l’Italia nel campo profughi d’Europa. Io non mi arrendo, finché avrò vita. Possono denunciarmi e fare quello che vogliono. Saremo attenti nei prossimi giorni affinché non si crei a Roma un’alleanza contro-natura per riaprire i porti, tra Pd e Cinque Stelle. Tra Renzi e Grillo».

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