Icardi, l’attesa e la (presunta) clausola anti-Juventus
Con Neymar deputato a calamitare l’attenzione dei fari mondiali, a Mauro Icardi resta l’Italia. Ma il suo tira e molla con l’Inter è ancora più elastico rispetto a quello di O’Ney perché in ballo ci sono cinque club; il brasiliano si limita a tre (Psg-Barcellona-Real Madrid).
La riflessione
Il punto di partenza del risiko è la volontà di Icardi, la sua preferenza; il bullone che finora ha impedito all’Inter di cedere il suo ex capitano a Roma e Napoli. Maurito vuole fortemente la Juve, ma lo stallo offensivo dei bianconeri ne impedisce il matrimonio. Proprio per questo, e per evitare di essere ingoiato in un tunnel con chilometri di buio, Icardi avrebbe deciso di aspettare ancora qualche giorno prima di aprire totalmente a Napoli e Roma, con il Psg più distaccato (e comunque impegnato ora nell’affare Neymar).
Suning e la mossa anti-Juve
Ma la novità è anche contrattual-negozionale. Se fino a qualche settimana fa i maligni ipotizzavano una alleanza Roma-Juve per bloccare Dzeko all’Inter e ostacolarne il mercato in entrata, ora i ruoli si sarebbero capovolti. Forti dell’acquisto di Lukaku i nerazzurri, secondo il Corriere dello Sport, avrebbero chiesto a Napoli e Roma di inserire nell’eventuale contratto di Icardi una clausola anti-Juve che impedisca ai club di rivendere il giocatore alla Juventus in tempi brevi. Una specie di penale, salatissima.
Una indiscrezione che, se confermata dai fatti, ridurrebbe al lumicino le speranze di assistere, nei giorni finali del mercato, al famoso scambio Dybala-Icardi. Ma nel mondo delle trattative, e gli esempi si sprecano (da ultimo la ricucitura Psg-Barcellona per Neymar), è vietato escludere a priori. Una legge a prova di clausole e divieti.