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Salvini: «Il M5s sceglie il Pd? Lo spieghi a Bibbiano. L’emergenza è dei renziani: paura di andare a casa»

19 Agosto 2019 - 10:28 Valerio Berra
Il vicepremier leghista cerca di provocare i Cinque Stelle sugli scenari politici che si affacciano all’orizzonte

L’annuncio della crisi, l’intenzione di andare al voto subito, e poi la retromarcia. Ora il tentativo di riavvicinarsi al Movimento 5 Stelle, anche provocandolo sulle nuove alleanze in vista. Matteo Salvini ai microfoni di Radio Anch’io ha lanciato un altro attacco agli ex alleati.

«Il M5s sceglie il Pd? Lo spieghino a Bibbiano, al Monte dei Paschi, a Banca Etruria». Un elenco di tutti i casi che sono stati associati al Pd negli ultimi anni, a cui segue una critica più concreta: «L’emergenza è chiara. Ci sono decine di parlamentari renziani che hanno il terrore di andare al voto e si stanno inventando la qualunque per creare un nuovo governo».

Il caso Bibbiano

«Il partito di Bibbiano». Tra le tante stilettate che si sono registrate tra M5s e Pd negli ultimi mesi, questa è una di quelle che hanno lasciato più l’amaro in bocca ai dem. Una formula usata prima in una diretta Facebook da Luigi Di Maio e poi ribadita in un’intervista al Corriere della Sera. Una resposabilità che il Pd ha sempre respinto. Gli amministratori locali coinvolti in questo caso infatti sono indagati per altro, non per le sospette violenze verso i bambini.

Netta, allora, fu la reazione del Pd: «Le dichiarazioni demenziali del vicepremier Di Maio il quale collega l’identità del Pd alle vicende drammatiche relative all’inchiesta sui minori che coinvolge il comune di Bibbiano, confermano solo il livello di disperazione di un personaggio che ha fallito il suo obiettivo e scarica la sua bile sugli avversari politici». Parole dopo cui ha annunciato di aver querelato il vicepremier in quota Cinque Stelle.

E ancora, Matteo Renzi, che ora tende una mano al M5s per formare un nuovo governo, era andato oltre, arrivando a definire in un post su Facebook Di Maio come un «omunculo meschino». E ancora: «Che vergogna utilizzare l’orrore per attaccare gli avversari politici, che pure non c’entrano nulla. È il modello della propaganda populista e delle fake news: lo abbiamo già visto sulle banche, su Consip, sull’aereo di stato. Ma sui bambini è insopportabile!».

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Fonte: Facebook | Il post contro “Il partito di Bibbiano” scritto dall’ex premier

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